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Dal decreto Salva Borghi al forum del Fai, l'Italia da scoprire crea nuovi mercati

  • di RED-ROM
  • in Società
(PRIMAPRESS) - RIMINI – I piccoli borghi italiani al centro dell’attenzione dello sviluppo turistico del Paese.  Dalla legge Salva Borghi, approvata in via definitiva dal Parlamento nei giorni scorsi, al focus del Fai che si terrà a TTG Incontri, il principale marketplace dell’industria turistica nazionale e internazionale (Fiera di Rimini, 12 – 14 ottobre 2017, sotto le insegne di Italian Exhibition Group) i riflettori saranno puntati su un segmento riconosciuto sempre più come punto di forza nell’ambito dell’offerta turistica nazionale.
L’edizione di quest’anno di TTG Incontri (la 54a) sarà aperta dal Ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini che ha fortemente sponsorizzato l’iniziativa del Mibact di dichiarare il 2017 Anno dei Borghi italiani. Anche l’Enit, l’Agenzia del turismo italiano, è in prima fila con il progetto “Borghi d’eccellenza” e attraverso l’hashtag #italianvillages nella promozione di un’Italia meno conosciuta ma dal grande potenziale turistico. Proprio ieri si è conclusa l’iniziativa targata Enit “Sali a borgo”, una tre giorni volta alla valorizzazione itinerante delle bellezze custodite nei paesi del Centro Italia.
Sono 5568 in Italia i borghi al di sotto dei 5000 abitanti (il 69,8% dei comuni). In termini di trend, i movimenti turistici sono tornati a crescere nel 2015 e ancor di più nel 2016, dopo tre anni di calo. Il periodo 2010-2016 ha visto un aumento del 3,3% delle presenze e del 14,4% degli arrivi. Nel 2016 la stima degli arrivi è di 21,3 mln per quasi 90 mln di presenze (pari a 18,6% e 22,3% del totale).
La Valle d’Aosta è la regione con il maggior numero di borghi (98,7%) seguita da Molise, Piemonte e Trentino. Per quanto riguarda l’offerta ricettiva, sono 51.000 gli esercizi presenti, per 1,4 mln di posti letto. Tra 2010-15 i posti letto nei borghi italiani sono aumentati del +2,3%, con un ritmo di crescita media dello 0,5% annuo. La Puglia è la regione dove l’offerta ricettiva nei borghi è cresciuta di più (+24,7%), seguita da Marche e Toscana. (Fonte Centro Studi Turistici di Firenze). - (PRIMAPRESS)