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Finanziamenti UE per lo sport: le opportunità nel webinar promosso dal PE in Italia e da Aces

Finanziamenti UE per lo sport: le opportunità nel webinar promosso dal PE in Italia e da Aces
(PRIMAPRESS) - ROMA - La pandemia nella sua drammaticità generata con l’emergenza sanitaria ha anche fatto riscoprire il valore della salute e del benessere come patrimonio di un paese. L’attività fisica e la pratica sportiva si riprendono la scena nella funzione di tessuto fondamentale per le comunità. Ma lo sport è stato anche uno dei settori che ha sofferto di più nel contesto dell’emergenza sanitaria ed è stata questa la spinta che caratterizzato il webinar “Finanziamenti europei per lo sport, opportunità e best practise”, tenuto questa mattina dal’Ufficio di Collegamento del Parlamento Europeo in italia e da Aces Europa ed Aces Italia, con la collaborazione di Anci.“Lo sport in Europa, dal Trattato di Lisbona ad oggi - ha detto Carlo Corazza, Capo Ufficio del PE in Italia nella sua introduzione ai lavori di oggi - rappresenta più del 2% del PIL Europeo dando lavoro a circa 2 milioni di persone a cui si aggiungono i settori dell’indotto. In Italia sono oltre 20 milioni di persone che praticano uno o più sport in continuità, un numero cosi elevato che richiede che richiede una grande attenzione. Ecco perché il Parlamento Europeo - ha proseguito Corazza - tiene molto allo sport e ne è testimonianza il finanziamento ad oltre 1.150 progetti di Erasmus Plus con particolare interesse alle persone con disabilità. E fondamentale - ha concluso Corazza - che gli operatori possano confrontarsi con i rappresentanti delle istituzioni UE come abbiamo voluto fare con questo webinar”. Lo scenario dei prossimi anni sarà anche quello di guardare allo sport come attività ad impatto zero. "Lo sport dovrà essere green e sostenibile, così come è per sua stessa natura ed inoltre dovrà investire nel digitale rispondendo ad una domanda del mercato conteporaneo". Così ha stigmatizzato il Presidente di Sport e Salute Spa, Vito Cozzoli lanciando anche l'auspicio di veder crescere un welfare aziendale in favore dello sport: "Sarebbe un grande aiuto per la comunità". Lo spirito del webinar come ha sottolineato il presidente di Aces Italia, Vincenzo Lupatelli, è un’accelerazione ma allo stesso una semplificazione dei finanziamenti per fare in modo che i comuni abbiano sempre più spazi di investimenti per creare un’offerta di strutture e opportunità per lo sport popolare inclusivo anche delle categorie più fragili. “Noi con il riconoscimento di Aces Europa e Italia che premia i comuni virtuosi dello sport - ha detto Lupattelli - abbiamo creato una rete di oltre 150 comuni in Italia che condividono le esperienze organizzative e di gestione delle infrastrutture ed ora come abbiamo visto con questo webinar, ci sono possibilità per l’accesso ai fondi europei con Comuni che possono mettere insieme le loro forze anche sotto il profilo della formazione di competenze specifiche come stiamo predisponendo in collaborazione con Sport e Salute”. Allo schermo del webinar si sono poi alternati gli europarlamentari Benifei, Campomenosi, Sofo, Beghin e Barelli ma anche gli esperti dell’Unità Sport degli uffici europei, Stefano Pintus e Luciano Di Fonzo illustrando la programmazione che caratterizzerà gli interventi dell’UE fino al 2024. La relazione di Vanni Resta (Docente di Europrogettazione Università La Sapienza) e Spartaco Grieco (Eu Sport Project Manager), sono entrati nel concreto di una progettazione di eventi sportivi sui territori. Se da un lato i numeri dei praticanti dello sport sono così rilevanti, dall’altro c’è ancora molto lavoro da fare. A sottolinearlo è stato il vice-presidente vicario dell’Anci, Roberto Pella. “Un rapporto dell’Unione Europea registra una platea di cittadini inattivi pari a 210 milioni, una cifra enorme ed ecco come in Anci crediamo fortemente nell’intervento della rete dei comuni per spingere sullo sport come strumento di prevenzione della salute e corretti stili di vita. E qui cito anche i dati di una ricerca Piepoli - continua Pella - che ha registrato come 9 persone su 10 chiedono che le città italiane siano fruibili per lo sport. Ho chiesto alla neo sottosegretaria allo Sport, Vezzali un incontro per fare in modo che lo sport abbia una autonomia di fondi proprio in relazione dell’interesse di una popolazione maggiormente attenta ad un benessere fisico come valore di prevenzione sanitaria”.Tutte le presentazioni potranno essere riviste al seguente link: www.europarl.europa.eu/italy/it/succede-al-pe/finanziamenti-europei-per-lo-sport-opportunita%E2%80%99-e-best-practice". - (PRIMAPRESS)