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Castellammare di Stabia: addio a Flavio Di Martino, il grande ispiratore della politica socialista nell’area vesuviana

Castellammare di Stabia: addio a Flavio Di Martino, il grande ispiratore della politica socialista nell’area vesuviana
(PRIMAPRESS) - CASTELLAMMARE DI STABIA (NAPOLI) - Addio a Flavio Di Martino (94), figura di rilevo nella politica dell’area vesuviana degli anni settanta e dirigente della Compagnia Portuale stabiese che sotto la sua azione è stato uno degli hub portuali più attivi nel traffico commerciale marittimo. Figura storica del Partito Socialista Italiano e sindaco di Castellammare di Stabia tra il 1973 e il 1975. Una vita dedicata alla politica, allo studio, all’impegno, all’amore viscerale e intenso verso la sua Castellammare, una passione che non si è mai affievolita neppure quando ha deciso di ritirarsi da ruoli di primo piano in politica. Ma le sue attente analisi politiche pubblicate dalla pagina Facebook rilevavano puntuali criticità di una governance sempre più carente di visioni. Eppure proprio la visionarietà di Flavio Di Martino ha regalato per anni ad una città complessa come Castellammare di Stabia, un’epopea d’oro. Solo qualche giorno fa, sul suo profilo Facebook, aveva pubblicato una nota che suona come un’eredità morale. “Sto pensando alla vita e al mistero dei suoi tempi verso l’eternità. Dalla fanciullezza; dal tempo delle fiabe; dei Castelli incantati; dal tempo della Regina che si specchia; da quello di Pollicino e dal suo modo per non perdere la giusta via. Per me grande e proficuo insegnamento”. Lo ha ricordato il sindaco di Castellammare di Stabia Gaetano Cimmino. “Per me è stato un maestro, un esempio e soprattutto un amico. Mi mancherà il confronto sano, propositivo, costruttivo, con un uomo da cui non ho mai smesso di imparare. Porterò con me i valori di democrazia, impegno sociale e amore verso il prossimo, che mi ha trasmesso e che rappresentano per me una fonte di ispirazione in questa mia esperienza alla guida della città. Ciao Sindaco. Ciao Flavio”. A chi scrive mancherà la vicinanza familiare ma anche lo stimolante confronto di idee, sia pure a distanza, su una società profondamente cambiata dove gli interessi della comunità non rappresentano più valori fondanti per cui spendere buona parte se non tutta la propria vita. Addio zio Flavio. - (PRIMAPRESS)