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Belen Rodriguez: sul settimanale Chi l'intervista all'artista argentina che parla della sua sofferenza

Belen Rodriguez: sul settimanale Chi l'intervista all'artista argentina che parla della sua sofferenza
(PRIMAPRESS) - MILANO -  Sul numero di Chi, il settimanale di Mondadori, diretto da Massimo Borgnis, in edicola da domani 10 gennaio, c'è un'interessante intervista dedicata a Belen Rodriguez che rivela condizioni dell'anima che spesso travolgono bellezza e età.  
Belen parla, per la prima volta, del periodo buio che ha attraversato nei mesi scorsi, tanto da essere stata ricoverata per l’eccessiva perdita di peso, e di come sta cercando di uscirne. «La sofferenza mi stava divorando, ho commesso tanti sbagli e il primo è stato quello di avere smesso di credere nelle mie capacità. Mi sono nascosta nei pregiudizi degli altri, ho creduto a chi mi sminuiva, mi sono sentita piccola e inutile. Ero solo bella, ma poi anche la bellezza svanisce. La bellezza risiede nella luce ma, a 40 anni, la bellezza esteriore inizia a salutarti. Per quanto mi voglia bene, non sono quella che ero a 20 anni. E, soprattutto in un Paese maschilista, se non hai più il culo sodo non funzioni e prendono una più giovane (…) Quando non stai bene si vede anche da fuori. Chi mi sta vicino mi guardava e mi diceva: “Non sei felice”, “Hai gli occhi tristi” e io rispondevo che non era vero, che sono malinconica, sono argentina, sono una migrante, sono solo triste».
Belen ha anche lasciato momentaneamente il lavoro in tv per affrontare la crisi. «Ho lasciato perché, in quel momento, non avrei portato rispetto al mio lavoro. Quando dico che l’amore è al primo posto nella mia vita parlo dell’amore a 360 gradi per me stessa, per la mia famiglia, i miei figli e lo stavo trascurando. Non mi amavo più. Per me i soldi non contano, per ritrovarmi ho rinunciato alla mia carriera con il rischio di perderla, ho rischiato di chiudere tutti i rapporti. Avevo perso entusiasmo, non mi stavo rispettando». «Ho fatto male solo a me stessa e alla mia famiglia, ai miei figli, io sono una persona buona e lo sarò sempre. Piuttosto che fare male agli altri mi faccio male da sola, io saboto i miei momenti, la mia carriera, i miei contatti, non faccio male agli altri perché sarebbe infame. Ho sempre dato tutto e continuerò a farlo, posso morire per amore. Continuo a credere nelle persone, a credere nel bene e penso che la vita mi darà ragione, ci sono tante  persone belle».  - (PRIMAPRESS)