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Oggi a Colleferro i funerali d'addio a Willy Duarte. Il composto dolore della famiglia

Oggi a Colleferro i funerali d'addio a Willy Duarte. Il composto dolore della famiglia
(PRIMAPRESS) - COLLEFERRO (ROMA) - Oggi i funerali di Willy Monteiro Duarte, il giovane cuoco di Capoverde, ucciso dalla gomorra locale che ora dovrà salire sul banco degli imputati non più per omicidio preterintenzionale ma per omicidio volontario perché aggravato dalla violenza gratuita. Vedremo se la presenza istituzionale del premier Giuseppe Conte servirà a mettere in condizione i presidi di forze dell’ordine di essere più efficaci su territori facilmente controllabili.
Intanto non solo la maggior parte della comunità di Colleferro ha preso posizioni su questa morte assurda ma sono anche i comuni vicini a mostrare l’indignazione per quanto accaduto.
Il cambio di accusa nei confronti di Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Bellegia è dovuto al referto del medico legale Saverio Potenza. Il sanitario ha parlato senza mezzi termini di 'colpi assestati e non casuali'. Willy, insomma, è deceduto per i violentissimi colpi inferti dagli aggressori che hanno agito - è questa adesso l'ipotesi di chi indaga - con la consapevolezza di provocare lesioni mortali. Un’accusa forte che non sappiamo quanto fosse la reale volontà degli aggressori di uccidere ma sta di fatto che la violenza esercitata è stata incontenibile. Una violenza ed una tracotanza che ora in maniera vile si nasconde dietro la narrazione di alibi che chiamano in causa giovani amici.
Sono stati i fratelli Bianchi a raccontare al Gip che si erano allontanati dal pub di Colleferro, dove avevano trascorso la serata con gli altri amici, per appartarsi con le ragazze, delle quali non hanno voluto fare i nomi,  per consumare un rapporto sessuale.
Ora l’attenzione verrà puntata sulla individuazione delle ragazze chiamate in causa e le dichiarazioni che esse faranno.
Altro capitolo è quello del ventilato ritardo dell’arrivo dell’unità di soccorso del 118 ma qui si riaccende la polemica del numero unico e del tempo di smistamento della chiamata dal 112 al centralino dell’emergenza sanitaria. Minuti che ancora una volta risultano fatali per salvare una vita umana. - (PRIMAPRESS)