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MediOriente, telefonata di Biden a Netanyhau: “Ora occorre una negoziazione senza indugio”

Ceri dinanzi il ritratto di Damian Sobol, uno dei membri del World Central Kitchen
Ceri dinanzi il ritratto di Damian Sobol, uno dei membri del World Central Kitchen
(PRIMAPRESS) - MEDIORIENTE - In una dura telefonata il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha sollecitato al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di “dare potere ai suoi negoziatori di concludere un accordo senza indugio”.
Il funzionario di Hamas Osama Hamadan aveva precedentemente dichiarato in una conferenza stampa che i negoziati erano “bloccati in un circolo vizioso” con Israele che rifiutava le richieste di ritiro delle truppe, di consentire gli aiuti e di ritorno dei palestinesi nel nord della Striscia di Gaza.
Secondo una fonte medica, 101 palestinesi ritornano nella Striscia di Gaza dalle carceri israeliane, alcuni dei quali hanno subito fratture e altre ferite. I toni duri usati da Biden nella telefonata al premier israeliano, sono stati motivati dal fatto che proprio l'amministrazione Usa, aveva approvato la consegna di migliaia di bombe a Israele nello stesso giorno del raid che ha provocato la strage di operatori umanitari di World Central Kitchen. A riportarlo è il Washington Post. L'ok alla consegna di oltre mille bombe da 500 libre e oltre mille di piccolo diametro e di micce per le bombe MK80, secondo un portavoce del dipartimento di Stato, era giunto poco prima del raid in cui sono morti i sette operatori umanitari. - (PRIMAPRESS)