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Incidente in Irpinia: svolta indagini, revisione bus falsa

(PRIMAPRESS) - NAPOLI - C'è una svolta clamorosa nell'inchiesta  sull'incidente del viadotto Acqualonga, in cui morirono 40 persone nell'estate dell'anno scorso. Secondo quanto scive oggi il quotidiano campano "Il Mattino" infatti «il mezzo precipitato non  aveva fatto alcuna revisione e il certificato mostrato dopo la  tragedia era falso». Per questo motivo sono indagati due funzionari  della motorizzazione. I due riporta il quotidiano sulle sue pagine «avrebbero violato il sistema informatico della Motorizzazione Civile di Napoli fabbricando un falso documento  che attestava la revisione del bus». Si tratterebbe di un uomo,  funzionario tecnico della Motorizzazione civile di Napoli, incaricato  delle operazioni di revisione, e di una donna «assistente  amministrativo dell'ufficio». I due funzionari sono stati gia' sentiti dai magistrati di Avellino alcuni mesi fa, in qualita' di persone informate sui fatti. A loro la procura e' giunta dopo aver acquisito una serie di documenti presso il ministero dei Trasporti e presso gli uffici della stessa Motorizzazione di Napoli. Dalla perizia eseguita sulla carcassa del bus e' emerso che il mezzo, ben prima di precipitare dal viadotto alto 23 metri, aveva il sistema frenante completamente fuori uso, tranciato dalla rottura dell'impianto di trasmissione. I nomi dei due funzionari della motorizzazione si aggiungono agli altri 7 indagati, il titolare dell'agenzia "Mondo Travel" Gennaro Lametta, che noleggio' il bus alla comitiva di turisti partita da Pozzuoli per una gita di tre giorni prima a Telese e poi a Pietrelcina, in provincia di Benevento, il fratello autista Ciro Lametta, morto nell'incidente ma formalmente accusato di omicidio colposo e disastro colposo assieme al direttore del tronco autostradale Michele Renzi e al responsabile della manutenzione Antonio Sorrentino. Successivamente la procura ha contestato l'omissione in atti d'ufficio ad altri tre dirigenti di Autostrade per l'Italia, gli ex direttori di tronco Nicola Spadavecchia e Paolo Berti, e il coordinatore del centro servizi di Cassino Michele Maietta. L'indagine segue anche il filone sulle condizioni di sicurezza della barriera del viadotto precipitata con il bus. La perizia affidata a 4 esperti nominati dal procuratore Rosario Cantelmo e' stata consegnata dieci giorni fa ed entro maggio saranno consegnati altri accertamenti tecnici. - (PRIMAPRESS)