Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Funivia Stresa: attesa la conferma degli arresti per i gestori e tecnici dell'impianto

Funivia Stresa: attesa la conferma degli arresti per i gestori e tecnici dell'impianto
(PRIMAPRESS) - VERBANIA - Questa mattina arriva la conferma dei tre arresti del gestore dell’impianto di funivia Stresa-Mottarone, Luigi Nerini,  il direttore dell'esercizio Enrico Perocchio e il capo servizio Gabriele Tadini. Attualmente i tre indagati per omicidio colposo sono in carcere a Verbania. Più le perizie forniscono elementi del disastro in cui sono morte 14 persone e più emergono le responsabilità di chi ha reso possibile quella tragedia. 
"Ci troviamo davanti a chi, a fronte di un proprio interesse, ha preferito mettere a repentaglio la vita degli altri". Non ha dubbi sulle responsabilità della tragedia del al crollo della funivia a Stresa la procuratrice della Repubblica di Verbania Olimpia Bossi: ”parliamo di un'impresa che ha violato, per decisione dei suoi responsabili, norme in materia di sicurezza e non c'entra la negligenza, il pressapochismo, l'errore umano" perché "tutti sapevano che il freno restava aperto anche se non doveva", lo hanno spiegato "in modo inequivocabile i dipendenti di Ferrovie del Mottarone di cosa esattamente si trattava", afferma la procuratrice secondo cui il caposervizio Gabriele Tadini ha spiegato "che si era fatta quella scelta perché si era sicuri che mai il cavo traente si sarebbe spezzato”.
"Per un mese su quell'impianto si è giocato alla roulette russa con la vita degli altri. è un evento di una gravità senza precedenti. Ora deve emergere tutta la verità: per il rispetto dovuto alle famiglie di 14 vittime, a chi gestisce e ogni giorno cura scrupolosamente gli impianti di risalita in tutto il Paese”. Sono le parole sconcertate ma misurate di Valeria Ghezzi, presidente nazionale degli esercenti funiviari. “Non c’è stato dolo ma tanta incoscienza”.  - (PRIMAPRESS)