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Crisi politica: stasera riunione ministri M5S ma la maggioranza è lontana

Crisi politica: stasera riunione ministri M5S ma la maggioranza è lontana
(PRIMAPRESS) - ROMA - La politica italiana è in pieno fermento per trovare la quadra di una crisi politica che sembra non trovare altre soluzioni se non il ricorso al voto. I numeri per ricomporre la maggioranza non ci sono ed inoltre si avvicina la scadenza di giovedì quando bisognerà andare al voto per la riforma della giustizia dove la conte in Parlamento potrebbe decretare la fine del Conte “due”. Questa sera alle 21, il capo politico del M5s Vito Crimi, riunisce i ministri pentastellati per fare il punto sulla crisi di governo. “Il Movimento è convintamente al fianco del presidente Conte in questo momento estremamente difficile per il Paese. Siamo la colonna portante di questa legislatura: come sempre ci assumeremo le nostre responsabilità, avendo come riferimento il bene dei cittadini, e ci faremo garanti dei passaggi delicati che attendono la nostra Repubblica", afferma in una nota che comunque non porta nessuna schiarita nel dibattito. L'Udc rimane fuori dai giochi dei 'responsabili'. E' questa la posizione condivisa dai parlamentari in una riunione che si è svolta nella sede del partito". Così si legge in una nota. "I tre senatori dello scudo crociato hanno votato all'unanimità no alla fiducia del governo e voteranno in maniera compatta, no alla Relazione del ministro della Giustizia, Bonafede", puntualizza la nota. Torna a farsi sentire anche il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi: "Nessuna trattativa è in corso, né ovviamente da parte mia, né di alcuno dei miei collaboratori, né di deputati o senatori di Forza Italia, per un eventuale sostegno di qualunque tipo al governo in carica". Così Berlusconi. Per il leader di FI, "la strada maestra è una sola: rimettere alla saggezza politica e all'autorevolezza istituzionale del capo dello Stato di indicare la soluzione della crisi", attraverso "un nuovo governo che rappresenti l'unità sostanziale del Paese" oppure "restituire la parola agli italiani" col voto. - (PRIMAPRESS)