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VINO, COME COMUNICARE? PAMELA GUERRA LO CHIEDE AI PRODUTTORI

(PRIMAPRESS) - ROMA – Il nodo della comunicazione nel mondo del vino è giunto finalmente sui tavoli di discussione e in molti stanno lavorando per risolverlo, Pamela Guerra da anni lavora nell’ambito e ha deciso dicercare le risposte chiedendo direttamente ai produttori cosa si aspettano e cosa credono si debba fare. Da troppo tempo ormai il settore ha riposato sugli allori di una vendita comunque facile e anche quando è arrivata la crisi, dopo la bolla degli anni novanta, non sembra essersi interrogato sulle reali motivazioni delle difficoltà incontrate tanto all’estero quanto in Italia. Problemi di prezzo, di dimensioni aziendali, di visioni moderne ma anche, appunto, di comunicazione. Il blog di Pamela Guerra, Le Pubbliche Relazioni del Vino, è nato proprio per affrontare queste tematiche lasciando spazio al confronto tra gli addetti ai lavori, comunicatori soprattutto ma anche appassionati e aziende, fino a diventare un vero tavolo di lavoro. Per superare alcune difficoltà e dare spazio a chi crea il prodotto vino, tanto diverso da qualsiasi altro, la Guerra ha pensato di chiedere direttamente ad alcuni produttori cosa fare, dire o immaginare per il futuro del settore. “Con queste interviste, - ha spiegato Palmela Guerra nella presentazione - non ho la pretesa di fornire uno spaccato esaustivo dello stato dell’arte, ma solo il desiderio di far raccontare le singole esperienze e far comprendere come le aziende comunicano e le difficoltà che incontrano nel farlo”. Ogni venerdì, con cadenza quindicinale, sul blog lepubblicherelazionidelvino.it si alternano quindi gli interventi di produttori impegnati con un panel di ben 30 domande così da raggiungere nello specifico tutti gli aspetti più importanti della questione. Ha aperto i confronti l’intervista a Marilena Barbera (nella foto), delle Cantine Barbera di Menfi, in provincia di Agrigento seguita da Chiara Martinotti, altra donna ma con le radici piantate decisamente più a nord essendo la responsabile commerciale di Cascina Gilli, azienda piemontese della zona di Asti. Insieme alle presentazioni dell’azienda e dei prodotti di punta si scoprono quindi le professionalità alle quali non si può rinunciare nel fare vino (agronomo ed enologo su tutti) prima di concentrarsi sulla comunicazione. E’ qui che l’intervista va più a fondo, indagando sulla presenza di consulenti esterni e sull’uso dei social network. Entrambe le aziende, di dimensioni medio-piccole, non hanno risorse dedicate direttamente alla comunicazione ma apprezzano e comunicano molto sui social media, verso i quali c’è completa apertura. Soprattutto il web 2.0 è visto come un’opportunità per le piccole imprese, essendo una vetrina importante a costo quasi zero ma soprattutto qualcosa di vivo e utile. Sono già molti gli spunti interessanti con sule due interviste, altri ne arriveranno sicuramente dalle altre così che alla fine si possa raggiungere qualcosa di valido che aiuti le aziende e chi si occupa di comunicazione nel mondo del vino a tutti i livelli. - (PRIMAPRESS)