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Un decalogo per salvaguardare l'identità del paese dalla trasformazione dei flussi migratori

  • di RED-ROM
  • in Società
(PRIMAPRESS) - ROMA - Un decalogo per principi irrinunciabili a salvaguardia di valori e identità della cultura occidentale europea. E' questo lo spirito dell'iniziativa che verrà presentata a Roma il prossimo 2 febbraio, nel corso di un dibattito pubblico sul fenomeno dei flussi migratori, che rischiano di mettere in discussione i fondamenti della nostra civiltà e della nostra democrazia.

L'Italia è il Paese chiave per la regolazione dei flussi migratori, oltre che per gli interventi di primo soccorso. Ed è per questo motivo che sta crescendo un vivace confronto sulla necessità di interventi che rendano meno permeabili i confini nazionali e con essi quelli europei. Il confronto parte da lontano e va ben oltre i confini nazionali, legando soprattutto il nostro Paese e la Francia, tra i fondatori dell'Europa: infatti, ad ottobre, alcuni intellettuali che orbitano nell'area centrista in Italia e Francia hanno promosso un appello sull'impatto che i flussi migratori indiscriminati possano avere sull'Europa. L'appello è stato pubblicato dal Foglio in Italia e da L'Opinion in Francia.A seguito di questa iniziativa successivamente alcuni dei promotori francesi hanno voluto ritrovarsi in un incontro pubblico per approfondire il tema, nel corso di una tavola rotonda promossa dall'IPSE (Institut Prospective et Sécurité en Europe) il 5 dicembre 2017 presso la sede della Commissione Europea.Non sono mancate ulteriori iniziative, indipendenti una dall'altra ma che pongono gli stessi interrogativi, a cui si cerca di dare risposte prima che la situazione risulti ingovernabile:  la tribuna sul Figaro il 17.11.17 dell'intellettuale Chantale Delsol; la "Déclaration de Paris; la pubblicazione  del  un rapporto "Les modèles d'intégration en Europe" da parte della Fondazione Robert Schuman; la presa di posizione dell'intellettuale e ex ministro Luc Ferry su BFM TV relative al mondo islamico; le riflessioni del mensile "L'Incorrect" e del suo direttore Jacques de Guillebon.
L'evento del 2 febbraio, promosso in collaborazione con L'Opinione, sarà diviso in due sessioni, una di riflessione culturale e una più legata alle risposte politiche al tema dell'immigrazione. Parteciperanno Arturo Diaconale, direttore dell'Opinione e Consigliere RAI, Mons. Silvano Maria Tomasi, segretario delegato del Dicastero per lo Sviluppo umano integrale, Luigi Amicone, scrittore e fondatore del settimanale Tempi, Gian Carlo Blangiardo, professore ordinario Università la Bicocca Milano, Laurent Dandrieu, scrittore, caporedattore del settimanale francese "Valeurs actuelles", il Sen. Maurizio Gasparri, vice presidente gruppo FI al Senato, Philip Willan, presidente Stampa Estera. - (PRIMAPRESS)