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Berliner Kältenhilfe, l'altra faccia della solidarietà che mette insieme istituzioni e volontariato

  • di Maria Chiara Scanu
  • in Qui Berlino
(PRIMAPRESS) - BERLINO - Scoprire il volto della solitudine e del disagio per comprendere le ragioni dei meno fortunati. E’ lo spirito dei Berliner Kältenhilfe, programmi d’aiuto ai senzatetto che da quest’anno organizzano anche dei tour dell’underground cittadino, lì dove si nascondono agli occhi dei più, la povertà e la lotta per la sopravvivenza. A guidare piccoli gruppi di persone tra i vicoli e aree di disagio della città, sono ex senzatetto che conoscono nomi e storie di vite senza più identità.
I programmi di Berliner Kältenhilfe, sono nati nel 1989 con un’operazione voluta dal Senato in collaborazione con le parrocchie di Berlino. Ormai il programma coinvolge numerose associazioni che offrono spazi di consulenza, di pernottamento e mense. Il tutto viene finanziato sia dalla città che da donazioni private.
L’inverno è arrivato e quest’anno i Berliner Kältenhilfe metteranno a disposizione 1100 posti pernottamento, 100 in più di quelli pianificati inizialmente. Alcuni dei nuovi posti letto sono stati arrangiati in un hangar dell’ex aeroporto di Tempelhof. E l’espansione non si ferma qui: il piano è di aggiungere altri posti a partire dall’autunno 2018.
La senatrice Elke Breitenbach (die Linke) si é dichiarata contenta di questi numeri: “Ora siamo preparati anche per affrontare i giorni più freddi e possiamo offrire un tetto a chi lo desideri”.
Importante è anche il servizio prestato dai volontari dei Kältebusse, che girano per la città per cercare di parlare con i senzatetto, per offrire loro aiuto o una bevanda calda. Non tutti, infatti, sono disposti a recarsi ai centri pernottamento che vengono messi a disposizione. La situazione è più complessa di quel che sembra.

Klaus S., con un passato da senzatetto a Berlino, racconta che nei centri accoglienza è possibile assistere alle scene più macabre e ricorda come il suo vicino di materasso volesse iniettarsi l’ultima dose di eroina prima di andare a dormire. Problemi con droga, alcol e violenza non sono infatti fuori dal comune e, nonostante le regole siano ferree (divieto assoluto di utilizzare sostanze stupefacenti nei centri), tenere la situazione sotto controllo è quasi impossibile per i volontari. Molti senzatetto decidono per questo di restare a dormire per strada. - (PRIMAPRESS)