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Brexit: la European Union Youth Orchestra lascia Londra e prende casa a Ferrara

  • di RED-ROM
  • in Cultura
(PRIMAPRESS) - ROMA - L’effetto Brexit sembra coinvolgere anche la musica. La European Union Youth Orchestra  lascia Londra per trasferirsi in Italia. Sarà il Teatro Abbado di Ferrara ad ospitare l’orchestra nata nel 1976 con una risoluzione del Parlamento Europeo. E’ il ministro dei Beni Ambientali e Culturali, Dario Franceschini a rendere nota la decisione dell’ensemble europea di voler trasferire in Italia la loro sede all’indomani della decisione dell’Inghilterra di uscire dall’Unione Europea, modificando di fatto lo stesso stato giuridico dell’organizzazione musicale che avrebbe dovuto trovare un’altra collocazione in un paese europeo.  

Una scelta avvenuta anche grazie all’interessamento del Sottosegretario di Stato, Ilaria Borletti Buitoni, e della deputata della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, Silvia Costa, che ha avanzato la proposta in sede comunitaria ed infine al Sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani. A tutti loro è arrivato il ringraziamento di Franceschini che ha aggiunto: “Esprimo inoltre vivo riconoscimento alla RAI, che con il suo impegno pone le basi per una fruttuosa collaborazione con la EUYO”. Sarà infatti anche l’auditorium della Rai in via Asiago ad essere l’altra sede operativa dell’orchestra.

Per Silvia Costa, già presidente della Commissione Cultura a Bruxelles: “è un messaggio forte e coerente sul valore  e il ruolo che la cultura, la musica e i giovani artisti rappresentano in Europa anche in vista dell’Anno europeo del patrimonio culturale. Proprio in queste ore – conclude la deputata europea -  mi sto battendo in parlamento perché l’EUYO sia riconosciuta ambasciatrice della cultura europea e quindi inserita tra gli organismi permanenti del programma Europa Creativa”.
La EUYO, diretta da Vassily Petrenko, composta da 160 musicisti provenienti dai 28 Paesi dell’Unione Europea ha formato nel suo quarantennio di attività oltre 3mila allievi, molti dei quali sono ora direttori, solisti, strumentisti e insegnanti nelle maggiori orchestre del mondo. La EUYO ha lavorato con i maggiori musicisti internazionali, come Stanislav Rostropovich, Leonard Bernstein, Daniel Barenbnoim, Colin Davis, Herbert von Karajan e ha avuto tra i suoi direttori il fondatore Claudio Abbado e Valdimir Ashkenazy. L’Orchestra si è esibita in oltre quattrocento teatri in quattro continenti, tra i quali si annoverano alcune delle sale da concerto più celebri come la Carnegie Hall di New York, la Royal Albert House di Londra, il Musikverein di Vienna e la Boston Simphony Hall. Il calendario vede la EUYO impegnata nei prossimi mesi in una serie di concerti tra la Spagna e l’Europa centro-settentrionale.

La Rai, unico sostenitore di EUYO tra i Servizi Pubblici europei, contribuisce da 40 anni alle selezioni dell’Orchestra nella sede storica della Radio in via Asiago. In occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale, l’azienda della Radiotelevisione Italiana darà ampio spazio alla musica e ai giovani artisti di EUYO con la trasmissione dei concerti più prestigiosi della stagione musicale. - (PRIMAPRESS)