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Alitalia: niente nazionalizzazione e arrivo di un commissario per i tagli

  • di RED-ROM
  • in Italia
(PRIMAPRESS) - ROMA - Nessuna nazionalizzazione per Alitalia. Da Gentiloni a Del Rio, da Calende a Poletti, un coro unanime. E così arriverà un commissario a gestire la difficile situazione di Alitalia, in vista della liquidazione della compagnia o della vendita dei suoi asset. “La situazione di Alitalia è molto difficile ma la nazionalizzazione è esclusa e saranno i commissari a fare le verifiche sulle prospettive future” - ha detto il Ministro del Lavoro Poletti.
La parola adesso passa all’assemblea dei soci, in programma il 2 maggio, che dovrebbe ratificare proprio la vendita degli asset ma anche verificare l’uscita di scena dei soci – le banche con quasi un miliardo di euro di perdite: Unicredit (500 milioni) e Intesa (300) – e l’arrivo di uno o più commissari.
Per il momento, il totonomi parla della nomina del commercialista romano Enrico Laghi, già commissario dell’Ilva, o in alternativa di Luigi Gubitosi, membro del consiglio di amministrazione di Alitalia e presidente esecutivo in pectore.
Il commissario, in concreto, dovrà in breve tempo predisporre un piano industriale bis con l’obiettivo di trovare acquirenti o nuovi investitori. Nel caso in cui la ricerca non portasse a nulla di positivo, la legge prevede che, dopo 6 mesi, venga chiesto dal vettore il fallimento, con la procedura liquidatoria.
A quel punto partirebbero per i lavoratori due anni di cassa integrazione e gli asset della compagnia sarebbero ceduti a pezzi ai migliori offerenti. Il denaro incassato verrà poi usato per pagare pro quota i creditori.
Insomma, una prospettiva per niente rosea per Alitalia, che intanto dovrebbe beneficiare di un prestito ponte da parte del governo per gestire nel migliore dei modi questa fase. L’esecutivo ha già annunciato infatti che negozierà con l’Unione europea il via libera ad un aiuto pubblico «per un orizzonte di sei mesi», come ha spiegato il ministro Carlo Calenda.
Soldi utili a garantire la normale attività nella fase di amministrazione straordinaria (al momento Alitalia ha abbastanza fondi per continuare a volare solo per le prossime due o tre settimane), mentre anche l’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile, si è detta disponibile a lasciare il certificato di operatore aereo (Coa) alla compagnia in attesa che venga nominato il commissario.
Dopodiché, la licenza verrà sospesa e al commissario, verificato che abbia a disposizione le risorse sufficienti, verrà concessa un’autorizzazione temporanea rinnovata mese per mese. - (PRIMAPRESS)