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In Engadina atmosfere d'antan alla guida di slitte trainate dagli husky

(PRIMAPRESS) - ST. MORITZ – Atmosfere nordiche con richiami alla letteratura per ragazzi quelle che si respirano in Engadina alla guida di una slitta trainata dagli husky per un emozionante percorso nella natura come veri e propri musher lapponi.
Il Kulm Hotel St. Moritz e Grand Hotel Kronenhof di Pontresina si prepara alla grande stagione invernale con un pacchetto che prevede per gli ospiti che soggiornano almeno una notte presso in uno dei due resort a partire dal 2 dicembre 2016 e fino all’8 gennaio 2017, l’esperienza di condurre una muta di cani tra il silenzio delle piste innevate.
La proposta prevede un corso accelerato, finalizzato all’apprendimento della storia di questo non più comune mezzo di trasporto e delle tecniche di guida, preparandosi così a vivere l’avventura con la giusta prudenza. In questa fase preliminare, ogni ospite avrà anche modo di capire e apprezzare lo speciale rapporto che si instaura con i cani slitta, calandosi in una vera e propria esperienza da romanzo.

Per essere trainata, una slitta ha bisogno di sei cani e ognuna trasporta solo due persone, passeggero e conducente. Gli husky adorano correre sulla neve, sono velocissimi e chi guida deve avere bene a mente i comandi da dare ai cani, come impostare una curva e come frenare.
La partenza del percorso in slitta, della durata complessiva di due ore, avrà luogo presso la stazione della funivia del Diavolezza, da dove si procederà con l’esplorazione del Passo Bernina, che mette in comunicazione la Valtellina con l’Alta Engadina. Una regione unica nel suo genere, che offre a grandi e piccini 350 chilometri di piste per lo sci alpino nei quattro comprensori di Corvatsch, Silvaplana, Corviglia e Diavolezza. 150 sono i chilometri di piste dedicati allo sci di fondo in uno scenario caratterizzato da boschi di conifere e laghi ghiacciati. Non mancheranno infine occasioni per praticare snowboard, pattinaggio sul ghiaccio, snowkiting, polo sul lago ghiacciato, ciaspolate e trekking per raggiungere i rifugi d’alta quota, dove poter gustare un piatto caldo tipico. - (PRIMAPRESS)