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Paradise e La Sospesa per una serata di danza e trasgressione

(PRIMAPRESS) - TERAMO -  PARADISE e LA SOSPESA, sono le due performance che si susseguiranno sotto i riflettori del Teatro Spazio Electa sabato 20 dicembre prossimo a partire dalle ore 21 per il nuovo appuntamento con la Stagione Danza Città di Teramo proposta da ACS Abruzzo Circuito Spettacolo. Paradise è un lavoro di Francesco Marilungo, interprete affermato sulle scene nazionali e internazionali che, con quest’opera, si cimenta nella costruzione di un proprio linguaggio autoriale mettendo in relazione la performing art, la danza e le arti visive. La performance esplora un mondo ricco di molti livelli di senso: il masochismo. “Munirsi di ali e fuggire questo mondo nel sogno” sono le parole che Masoch usa per descrivere la perversione che da lui prenderà il nome, difatti, attraverso un processo di disconoscimento del reale il masochista si sospende nell'ideale creando un proprio “paradiso terrestre”. Con questo progetto ci si propone di portare avanti una riflessione sul masochismo considerando due campi di azione in cui questo si può manifestare: la relazione di coppia e la relazione del credente con Dio nella religione cristiana. A questi due campi corrispondono due piani di sviluppo: lo spazio scenico, dove interagiscono i corpi dei due performer e quello dello schermo, dove un terzo “personaggio” nella sua solitudine troverà rifugio nella religione. La Sospesa di Francesca Saraullo è un ritratto performativo e danzante: tra forze esterne e interne una donna è in balia di se stessa avanza come un funambulo in equilibrio su un filo, sospesa tra futuro, passato e presente. In un mondo caratterizzato dall’immaterialità, dall’aumento della velocità, dalla sovrapposizione degli spazi, dalla flessibilità, dalla creazione di nuove identità, dalla schizofrenia mediatica, i nostri corpi sono depauperati dalla loro stessa materialità, essi sono come sospesi. “Personalmente, vivo una battaglia tra la velocità e la molteplicità dei pensieri che traboccano dalla mia testa ed il bisogno simultaneo di ritornare al mio corpo, di ritrovare l’istintività e l’animalità che appartiene sia alla mia storia che ad una storia arcaica alla quale noi tutti apparteniamo” afferma Francesca Saraullo “Partendo da una riflessione generale sullo stato del corpo nella società attuale, ritorno al micro mondo personale per interrogarmi su come, io stessa, mi situo in questo magma caotico che m’influisce ed allo stesso tempo mi determina come individuo, come persona, come donna.” - (PRIMAPRESS)