Difesa: Mauro su F35, parlamento deciderà range tra 90 e 131 velivoli

(PRIMAPRESS) - Da Parigi, Paolo Picone - Al Salone Internazionale dell'Aeronautica di Le Bourget arriva il Ministro della Difesa, Mario Mauro e subito lascia il segno con le sue dichiarazioni a proposito dell'ipotesi di ridurre ulteriormente il numero degli aerei caccia F35. "Il Parlamento e' impegnato su 131 F35, il Ministero ha posto autonomamente la riduzione a 90, vedremo nel dialogo parlamentare dove si colloca l'asticella. Il Parlamento e' sovrano". "Sul piano di ritorno economico e sul piano strategico", ha spiegato, il programma "ha senso solo oltre una certa soglia. La domanda da porci - ha proseguito - e' una: serve all'Italia un'aviazione civile? Io penso di si'. E con 90 aerei faremmo un lavoro di 250". ''Mi rifaccio alla storia di 20 anni di Parlamento. Mi rifiuto di pensare che per 20 anni ha sempre sbagliato. Il Parlamento e' sovrano e spetta al ministro della Difesa spiegare le buone ragioni del progetto, che negli anni e' stato reiterato anche con i voti del Pd. Mi auguro che il dibattito parlamentare serva ad approfondire queste potenzialita''', ha spiegato Mauro. ''Il Parlamento - ha ricordato - si era impegnato per 131 aerei e il ministero della Diesa, autonomamente, aveva stabilito 90 aerei. Vediamo ora nel dialogo parlamentare dove si collochera' questa asticella''. ''Sul piano strategico e del ritorno economico -ha quindi puntualizzato il titolare della Difesa - l'investimento ha senso sopra una certa soglia''. E, ha aggiunto sugli aerei che dovranno essere rimpiazzati: ''la vera domanda da rivolgere al ministro della Difesa e' se serve un'aviazione in Italia. Io penso di si' e con 90 aerei lavoriamo per 250 aerei''. E per conlcudere Mauro non ha escluso poi di ricorrere agli Eurofighter: "Belli aerei...", ha detto. Ma alla domanda se l'Italia procedera' all'ordine della terza tranche - la B3 da 25 velivoli - ha cosi' tagliato corto: "Vedremo, lo scopriremo solo vivendo". - (PRIMAPRESS)