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La russa Aeroflot ha chiuso tutte le attività in Italia licenziando 35 dipendenti negli scali da Roma a Milano

(PRIMAPRESS) - ROMA - Gli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina e le sanzioni verso Mosca hanno prodotto quello che si attendeva: la compagnia di Stato Aeroflot dopo aver interrotto lo scorso marzo tutte le operazioni in Italia, ora ha definitivamente chiuso tutte le attività nel nostro Paese e ha optato per il licenziamento collettivo di tutti i suoi 35 dipendenti. La procedura di licenziamento – già avviata lo scorso marzo e come anticipato anche dall'Agenzia di Viaggi – è passata per la mediazione del governo italiano (attraverso un tavolo istituito presso il ministero del Lavoro), ma secondo le sigle dei lavoratori la trattativa si sarebbe arenata sulla scelta di Aeroflot di non prevedere nessuna alternativa (l’adozione della cigs per cessata attività, per esempio) a quella del “tutti a casa”. Di conseguenza lo scorso 25 maggio sarebbe totalmente fallita la trattativa per far accedere i 35 lavoratori (operanti presso gli aeroporti di Roma Fiumicino, Malpensa, Venezia, Napoli e Verona) a forme di sostegno o ammortizzatori sociali e dal giorno successivo sono partite le lettere di licenziamento da parte della compagnia russa. Le preoccupazioni dei lavoratori, ora, si rivolgono anche alla speranza che Aeroflot versi loro tutto il dovuto (pagamenti arretrati, contributi e TFR). - (PRIMAPRESS)