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Terni, la via ai martiri delle Foibe nel sottopasso

(PRIMAPRESS) - TERNI - “Apprendiamo, non senza un certo stupore, che la città di Terni ha intitolato una via ai martiri delle Foibe articolata in un sottopasso e priva di numeri civici” è il commento il Comitato 10 Febbraio in merito alla scelta del Comune umbro di intitolare ai martiri delle Foibe un tratto di strada (marzo 2013, collega la Lancia di Luce - obelisco - di Arnaldo Pomodoro con la rotonda di viale Guglielmi) che comprende un sottopassaggio. Non condanniamo certo il gesto dell'amministrazione locale – continuano dal Comitato – anzi, ne lodiamo l'impegno nell'aver voluto 'tracciare', nella toponomastica cittadina, un segno che ricorda ai passanti le sofferenze degli italiani orientali, nutriamo invece dubbi sulla scelta del luogo, un sottopassaggio. Un posto buio, profondo, senza luce come le cavità che innghiottirono ventimila nostri connazionali uccisi perché italiani, senza distinzione di ceto, di genere e di orientamento politico. Cattivo gusto e poco tatto: sarebbe come intitolare una via alle vittime dei lager accanto ad una fornace”. E al Comune e alla Città tutta, che oggi concorre all'ambito riconoscimento di Capitale italiana della Cultura, va l'appello del 10 Febbraio: “cultura vuol dire conoscenza, curiosità, analisi critica del passato e del presente. E la via nel sottopasso è una scelta che non si addice ad un'aspirante Capitale della cultura nazionale”.  - (PRIMAPRESS)