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Electrolux, Ficco (Uilm): «Accordo su misure di sicurezza prevede anche test sierologici»

(PRIMAPRESS) - ROMA - “Abbiamo raggiunto oggi con Electrolux un accordo molto avanzato sulle misure di sicurezza da adottare quando ripartirà l’attività produttiva, che prevede anche test virologici per i dipendenti”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, responsabile del settore e elettrodomestici.

“L’intesa - spiega Ficco - è particolarmente esaustiva, si innesta su un grande lavoro già svolto negli stabilimenti, prevede il pieno coinvolgimento anche in futuro dei rappresentanti dei lavoratori e contempla misure quali la dotazione di mascherine protettive e la misurazione della temperatura a tutto il personale, il mantenimento di una distanza di 1,5 metri, turni ridotti, il lavoro agile per chi lavora da remoto, la tutela del personale vulnerabile e test virologici su base volontaria, nonché l’utilizzo di una APP che possa aiutare i dipendenti. Electrolux prederà difatti parte ad ad un Progetto di Ricerca, coordinato dal Prof. Paolo Gasparini, dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) Burlo Garofolo di Trieste, che prevede la somministrazione contemporanea su base volontaria di Test rapidi da siero/sangue per la ricerca di anticorpi IgG/IgM specifici per SARS Cov2 e di Test molecolare da swab oro/naso faringei per l'identificazione di RNA virale. Si tratta di un progetto sperimentale che prevederà una collaborazione con i medici competenti per ogni stabilimento. Quanto poi alla APP, è prevista una specifica applicazione multimediale AWMS – Covid 19 utile a calcolare l’indice di rischio al contagio del singolo dipendente che su base volontaria decide di aderivi, calcolato sulla base degli spostamenti”.

“Speriamo che il progetto sperimentale di test virologici possa dimostrarsi efficace nel contrasto alla diffusione del Covid-19, poiché potrebbe rappresentare non solo una misura efficace per i quasi cinquemila lavoratori di Electrolux, ma un precedente utile a tutta l’Italia per avviare la seconda fase di gestione della emergenza, quella in cui lavoro e libertà personali devono essere coniugate con una lotta all’epidemia che purtroppo si preannuncia lunga”. - (PRIMAPRESS)