Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 126

CRISI, AGRICOLTORI IN SENATO PER GRIDARE TUTTA LA LORO DIFFICOLTA’

(PRIMAPRESS) - ROMA – L’audizione in Commissione Agricoltura del Senato poco prima di Natale di una serie di movimenti di imprenditori agricoli di tutto il centro sud Italia è stata forse l’ultima occasione di rappresentare alla politica le difficoltà che affliggono il settore. Di certo la prossima campagna elettorale si dovrà concentrare sull’economia e per il nostro Paese questa è in gran parte di tipo agricolo, anzi le possibilità di crescita maggiore sembra arrivino proprio dal settore primario, che tuttavia è stato indicato come un bacino di tassazione fin troppo ricco, a cominciare dall’IMU su fabbricati e terreni agricoli. I rappresentanti dei movimenti convocati hanno consegnato un documento unitario nel quale si chiede a  gran voce l’istituzione di una moratoria per gli agricoltori, vista la drammaticità della situazione in cui vivono più di 900.000 di essi, soprattutto nel centro–sud.alt Nel suo intervento il segretario dell’Aspal (Associazione Produttori Agricoli del Lazio) Federica  Ferrari, presente all’audizione insieme al consigliere Luigi Del Vescovo, ha ricordato a tutti che il Lazio è una delle prime regioni italiane per numero di aziende in fallimento, se non già all’asta, per l’impossibilità di soddisfare gli impegni presi. Un’altro tema toccato è stata l’IMU sui terreni  agricoli, capannoni e fabbricati rurali. Un’imposta definita assurda e troppo pesante per un settore ormai al  collasso, “quindi è urgente rivedere le aliquote al ribasso – ha detto ancora la Ferrari - visto che soprattutto sui terreni agricoli stiamo pagando il triplo dell’imposta che si pagava prima dell’introduzione dell’IMU”. Gli imprenditori ascoltati nell’audizione hanno chiesto anche una sospensione della norma entrata in vigore alcuni mesi fa, che prevede da parte degli agricoltori il pagamento entro trenta giorni dalla data di emissione della fattura anche delle materie prime. Anche in considerazione del fatto che altri Paesi della Comunità Europea non hanno ancora adeguato la loro legislazione in materia, essendo il tempo limite per assimilarla di tre  anni. La Commissione Agricoltura del Senato ha preso impegni formali per diffondere al Parlamento le richieste delle associazioni di produttori agricoli presenti all’audizione, nella speranza che soprattutto i prossimi Governi prendano davvero sul serio la crisi del settore, l’unico davvero in grado di generare ancora ricchezza in Italia. - (PRIMAPRESS)