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Cagliari, Rubiu (Udc) rilancia: "I maialetti sardi all'Expo"

(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - "E’ inammissibile che vengano cancellate le nostre tradizioni con il divieto di mettere in vetrina il tipico maialetto sardo in occasione di un evento internazionale come l’Expo". E’ la dura presa di posizione del capogruppo regionale dell’Udc- Area Popolare Sarda Gigi Rubiu sulla discriminazione alimentare che ha colpito l’Isola per l’esposizione universale in programma a Milano dal primo maggio. "E’ un appuntamento che vedrà protagonista il cibo – rimarca Rubiu – Peccato che si rischia di assistere ad un paradosso senza nessuna logica. Si potranno infatti degustare i piatti a base di coccodrillo dello Zimbabwe ma non la carne di maiale made in Sardinia. Una prelibatezza che rientra nella nostra cultura". Un divieto che è stato confermato dal Ministero della salute a causa del morbo della peste suina. Rubiu contesta la decisione, con un’interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale Pigliaru e la richiesta di revocare il divieto. "Se si continuasse a precludere il suino sardo ai milioni di visitatori che da maggio sbarcheranno a Milano all’Expo, si tratterebbe dell’ennesimo schiaffo all’identità ed alle tradizioni isolane, visto che nel corso del meeting sarà possibile assaggiare persino piatti con leccornie come scarafaggi o altri insetti". La stessa Unione Europea, peraltro, ha allargato le maglie delle restrizioni sulle carni suine isolane. "Si potrebbe ovviare con i porcetti termizzati e con altri metodi destinati a garantire – osserva Rubiu – la sicurezza alimentare dell’esercito di turisti in concomitanza dell’evento". Da qui l’invocazione del capogruppo dei centristi: "Occorre rimuovere questa discriminazione illogica – conclude Rubiu - promuovendo le pietanze tipiche isolane in occasione dell’Expo. La mancata partecipazione sarebbe un danno per le tantissime aziende del settore, che si vedrebbero private di una vetrina mondiale".
- (PRIMAPRESS)