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Auto: dicembre nero (-27,9%) per il settore che scalda i motori per gli incentivi della Legge di Bilancio

  • di Paolo Silvestrelli
  • in Economia
Auto: dicembre nero (-27,9%) per il settore che scalda i motori per gli incentivi della Legge di Bilancio
(PRIMAPRESS) - ROMA – Ancora pesanti i riflessi del settore auto a causa della pandemia. A dicembre si conferma il forte calo del mercato con 119.454 unità immatricolate (-15%) contro le 140.448 dello scorso anno, un calo dovuto soprattutto all’esaurimento degli incentivi stanziati in precedenza. Confermate, quindi, le fosche previsioni dei mesi scorsi, il 2020 verrà ricordato come drammatico anche per il settore automotive, con un crollo di immatricolazioni spaventoso, 535.000 vetture in meno rispetto al 2019 (-27,9%) e l’intera filiera in sofferenza.
Una spinta potrebbe arrivare dall’approvazione bipartisan di un emendamento alla Legge di Bilancio 2021, che ha introdotto nuove misure di sostegno al rinnovo del parco circolante con vetture meno inquinanti e più sicure, come raccomandato anche dall’UE nel quadro normativo del New Green Deal. Ovviamente le Associazioni del settore automotive Anfia, Federauto e Unrae hanno spinto perché questo accadesse.
 “Il2020 è stato l’anno più difficile del dopoguerra per il nostro settore – ha dichiarato il Presidente di ANFIA Paolo Scudieri – ma guardiamo al 2021 con fiducia, grazie alle misure entrate in vigore con l’inizio del nuovo anno, su cui c’è stata intesa tra tutte le forze politiche, e che, oltre a sostenere la domanda, favoriranno la ripartenza della produzione industriale di autoveicoli e componenti a beneficio dell’intera filiera automotive, con ricadute positive sui livelli occupazionali e sugli investimenti per la transizione green e digitale. Per la prima volta dall’inizio della pandemia e dopo ripetute richieste, la manovra ha finalmente incluso anche un intervento a supporto della ripresa del mercato dei veicoli commerciali leggeri, introducendo contributi all’acquisto di nuovi mezzi differenziati in base alla massa totale a terra, all’alimentazione e all’eventuale rottamazione del vecchio veicolo”.
E’ inutile dire che la cartina di tornasole del mercato sono gli incentivi: averli significa spingere le vendite e generare il cambiamento del parco veicoli vetusti in tempi più brevi. Secondo Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto e Michele Crisci di Unrae, i dati di dicembre mostrano la realtà del mercato che evidenziano come senza incentivi la propensione agli acquisti si riduce drasticamente, mettendo in crisi una intera filiera, che incide sulla crescita economica del Paese. l’acquisto di autovetture nuove in sostituzione di mezzi fortemente inquinanti. Si tratta di un investimento i cui benefici vanno a vantaggio dell’occupazione, dell’ambiente e di uno dei settori industriali che più contribuisce al PIL del Paese. - (PRIMAPRESS)