ROMA – Si tratta della prima edizione che si apre di domenica, arriva in un momento di crisi economica generalizzata ed è al centro di enormi polemiche su Imu e Ogm ma l’appuntamento veronese del Vinitaly segna ancora una volta una tappa fondamentale per il mondo enoico italiano ed europeo. L’apertura di domenica 25 marzo, al contrario del consueto giovedì, è stata presentata lo scorso anno come una delle rivoluzioni che gli organizzatori hanno applicato per rendere l’evento più orientato al business e meno al semplice visitatore che, nonostante il prezzo del biglietto, entra solo per bere il più possibile. D’altronde le cantine, dalle più piccole alle più grandi, non possono più non fare i conti con le enormi spese necessarie a partecipare ad una fiera di questo genere, non vogliono e non possono perciò tornare a casa con le bottiglie vuote e pochi contatti utili. Domenica quindi si aspetta la grande ressa, più degli anni scorsi essendo anche il primo giorno, sperando che il sistema viario e organizzativo della città regga e non si blocchi, per poi andare avanti fino a mercoledì per quattro giorni pieni di eventi e non più cinque come nel passato con quel lunedì ormai diventato una sorta di appendice quasi inutile.
Molte le idee nuove che già cominciano a circolare per facilitare la visita nel mare magnum di Vinitaly, dalle community virtuali come Vinix (www.vinix.com) che si riuniscono in cene e in liste di aziende amiche, fino alle realtà contraddistinte da un solo tratto comune, come la dimensione, piuttosto che da una vicinanza geografica. Stiamo parlando delle piccole isole italiane, Ischia e Giglio, Pantelleria e Lampedusa, tutte insieme sotto un unico stand che sarà sicuramente una delle tappe da non perdere. Senza dimenticare ovviamente gli appuntamenti ufficiali più blasonati come quelli dedicati ai Tre Bicchieri del Gambero Rosso o la serata Opera Wine, un evento unico nel suo genere essendo la prima volta che Wine Spectator declina la sua formula in un paese estero dedicandogli appunto una serata esclusiva. Esclusiva anche per il prezzo di ingresso, purtroppo, fissato a 150 euro.
Il mondo del vino, appassionati e operatori insieme, è quindi in fibrillazione per un nuovo Vinitaly, dal quale ci si aspetta molto per poter guardare al futuro con più fiducia.