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“VACUUM” FA INCETTA DI PREMI AL FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO

LECCE-Vacuum-Giorgio Cugno LECCE – Bilancio positivo per il festival salentino, diretto da Cristina Soldano e Alberto La Monica, che chiude la XIII edizione registrando nuovamente consensi di pubblico e di critica. Un esito che pone l’accento ancora una volta sulla viscerale voglia di cinema della città oltre che di un team votato fermamente ad un progetto che porta avanti con passione a dispetto dei mutamenti, della crisi nonché rivalità con le altre manifestazioni che costellano lo stivale.
Dunque, una settimana all’insegna del cinema che dal 17 al 21 Aprile al Multisala Massimo di Lecce ha visto impegnata la giuria internazionale composta da Luciana Castellina, Dimitri Eipides, Nerina T. Kocjančič, Labina Mitevska e Susanna Nicchiarelli nella selezione dei vincitori. Il premio Mario Verdone, giunto ormai alla terza edizione, è stato assegnato ad Andrea Segre per “Io Sono Li” (Italia, Francia) “perché valorizza i temi dell’amore e della comprensione tra individui provenienti da culture diverse e lontane e che propone con delicata sensibilità umana il ritratto di due figure unite nel condividere la solitudine delle loro esistenze”.
Premio-Mario-Verdone-IO SONO LI-Andrea-SegreAl norvegese “Oslo, August 31st” di Joachim Trier il premio Ulivo D’Oro. Il polacco “Fear Of Falling” di Bartek Konopka si aggiudica, invece, il premio per la migliore fotografia mentre la miglior sceneggiatura va al film spagnolo “Don’t Be Afraid” di Montxo. Ma è l’italiano “Vacuum” di Giorgio Cugno a fare incetta di premi. Il film, incentrato sulla depressione post-parto, si aggiudica, infatti, il premio speciale della giuria “per aver fatto capire, con un linguaggio cinematografico rischioso e innovativo, come la normalità quotidiana possa nascondere l’angoscia di una depressione femminile, fino alla sospensione della coscienza”. Sempre alla stessa opera è andato il premio FIPRESCI perché “il film, nonostante le limitate disponibilità finanziarie, è riuscito in questa sua opera prima, a trattare un tema difficile e delicato quale quello della depressione femminile dopo il parto, evidenziando misura e rigore espressivo, sicurezza narrativa, e valorizzando le alte capacità attoriali di Simonetta Ainardi nella parte della protagonista”. Il regista ha ricevuto, inoltre, il Premio Cineuropa, un chiaro segnale di speranza per il cinema italiano che dimostra così di saper ancora produrre risultati interessanti capaci di attirare l’attenzione.
Il Premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici al migliore attrice/attore europeo è stato assegnato a Olga Simonova per il film “Bedouin” (Russia) di Igor Voloshin. Mentre ad aggiudicarsi il Premio Officine LAB al Miglior attrice/attore non protagonista è stato Rubén Ochandiano per il film “Don’t be afraid” (Spagna) di Montxo Armendáriz.
I Premi Puglia Show, consistenti nel Premio Nazionale del Cortometraggio e nel Premio Augustus Color, assegnati dalla giuria composta da Andrea Piersanti, Ingrid Hammond e Lorenzo Procacci Leone, vanno entrambi a “Il Bando” di Gianluca Sportelli (prodotto e interamente finanziato da Apulia Film Commission per “Progetto Memoria”). La menzione speciale è stata attribuita invece ad “Altri Giorni” di Giovanna Delvino “per come ha espresso un’idea originale e complessa attraverso la semplicità del racconto. Per la freschezza dei ritmi narrativi, e per il giusto equilibrio fra passato e presente attraverso lo sguardo di due generazioni. Nella speranza che questo corto maturerà in un lungometraggio”.

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