USA – Donald Trump ieri ha minacciato di inasprire nuovamente la sua guerra commerciale, spingendo per un dazio del 50% sui prodotti dell’Unione Europea a partire dal 1° giugno. Il filo spezzato nei rapporti con l’Unione Europea parte anche dalla minaccia di introdurre una tassa del 25% su una nuova scheda per gli iPhone (Apple) assemblato in Europa.
Le due minacce, diffuse tramite i social media, hanno guidato i mercati globali dopo che settimane di de-escalation avevano offerto una certa tregua alla battaglia sui dazi. I principali indici azionari statunitensi e le azioni europee sono scesi e il dollaro si è indebolito, mentre il prezzo dell’oro, un bene rifugio per gli investitori, è salito. I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi sono scesi a causa dei timori sull’effetto dei dazi sulla crescita economica. L’attacco di Trump contro l’UE è stato motivato dalla convinzione della Casa Bianca che i negoziati con l’Unione non stiano procedendo abbastanza rapidamente.
Le invettive di Trump hanno anche segnato un ritorno alla guerra commerciale a singhiozzo di Washington che ha scosso mercati, imprese e consumatori e ha sollevato timori di una recessione economica globale. E l’attacco del presidente ad Apple è il suo ultimo tentativo di fare pressione su un’azienda specifica affinché trasferisca la produzione negli Stati Uniti, seguendo l’esempio di case automobilistiche, farmaceutiche e produttori di chip. Gli Stati Uniti, tuttavia, non producono smartphone in serie – anche se i consumatori statunitensi acquistano oltre 60 milioni di telefoni all’anno – e spostare la produzione aumenterebbe probabilmente il costo degli iPhone di centinaia di dollari.
L’Ue “ci ha trattato molto male per anni.E’ stata creata per trarre vantaggio sugli Usa.Abbiamo un enorme deficit con l’Ue. “Loro vendono milioni di auto e noi siamo limitati nel vendere le nostre in Europa, e non è bello”, ha detto ricordando che l’Ue “fa causa alle nostre aziende”.”Non prendono le nostre auto, i nostri prodotti agricoli. Creano posti di lavoro e noi chiudiamo le aziende”.
Al momento le reazioni dell’Unione Europea sono ancora caute anche se i mercati in questi giorni torneranno a richiedere misure forti per contenere le perdite.
USA: 1º giugno da incubo per l’UE con i dazi al 50% di Trump e l’aut aut ad Apple
