Musica : a Ischia tre serate di grande jazz con Fabrizio Bosso e Julian Olivier Mazzariello
- di RED-ROM
- in Musica & Spettacoli
(PRIMAPRESS) - ISCHIA (NAPOLI) - Dal 28 al 30 agosto all’auditorium Carriero di Lacco Ameno parte la quindicesima edizione di "Piano&Jazz". In cartellone Alessandro Lanzoni Trio feat. Julian Olivier Mazzariello e Fabrizio Bosso, tributo a Coltrane con l’Antonio Faraò Quartet e Chico Freeman.
A Lacco Ameno, dove partì il sogno dell’editore Angelo Rizzoli, artefice del boom turistico dell’isola, si celebra - dal 28 al 30 agosto - la quindicesima edizione della rassegna organizzata dall’Ischia International Jazz Academy all’auditorium Leonardo Carriero con la consulenza di Carlo Pagnotta, fondatore di Umbria Jazz.
Un appuntamento ormai irrinunciabile per gli amanti del genere: negli anni si sono succeduti grandi nomi come, tra gli altri, Stefano Bollani, Fiorella Mannoia, Sergio Cammariere,
Il primo appuntamento è per mercoledì 28 agosto alle 22.00: all’auditorium Carriero, per l’occasione rivisitato grazie alla scenografia curata da Bruno Garofalo, si esibiscono l’Alessandro Lanzoni Trio feat. Francesco Cafiso: tre giovani e talentuosi musicisti - Alessandro Lanzoni, Enrico Morello e Matteo Bortone, parte di un trio nato all’insegna della continua ricerca della fusione e dell’interplay - saranno alle prese con un repertorio costituito da pezzi originali e brani della migliore tradizione del jazz, affiancati dal sassofonista Francesco Cafiso, musicista dalle doti straordinarie che vanta collaborazioni internazionali di grandissimo prestigio fra cui Hank Jones, Dave Brubeck, Cedar Walton, Mulgrew Miller, Jimmy Cobb, Ben Riley, Ray Drummond, Lewis Nash, James Williams, Joe Lovano, Christian McBride, George Mraz, Kenny Wheeler, Gonzalo Rubalcaba, Enrico Rava, Stefano Bollani, Chick Corea e Paolo Conte.
Giovedì 29 agosto altro appuntamento da non perdere: all’auditorium Carriero (ore 22.00) riecheggeranno le note di alcuni dei più grandi successi di Pino Daniele, rivisitati ne “Il cielo è pieno di stelle”, l’omaggio di due grandi musicisti – Julian Olivier Mazzariello e Fabrizio Bosso – al cantautore napoletano.
Il “tandem” dei due musicisti ripercorre le sue diverse traiettorie musicali, cercando di restituire un ritratto inedito del cantautore napoletano, puntato soprattutto sulla musica. Non una semplice rilettura, dunque, ma la capacità di attribuire colori nuovi e autentici a una musica già grande, facendo risuonare melodie straordinarie con la timbrica e la poesia di due eccezionali protagonisti del jazz contemporaneo. “De resto – ha spiegato Fabrizio Bosso, che più volte si è esibito in “Piano & Jazz” - la musica e la poetica di Pino Daniele hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Nelle sue melodie non c’è mai una nota fuori posto e non c’è solo il blues, il rock o il funky ma anche tantissimo jazz. Tutti abbiamo cantato Pino Daniele nella nostra vita”. Non mancheranno brani come “Napule è” e “Je so’ pazzo”, “Quanno chiove” e “Quando”, “Allora sì” e “Sicily”.
Infine, venerdì 30 agosto (ore 22.00) è atteso a Lacco Ameno, l’Antonio Faraò Quartet con il sassofonista e clarinettista di Chicago Chico Freeman in un omaggio al leggendario John Coltrane, tra i più grandi sassofonisti della storia del jazz, è stato tra i capisaldi del genere negli anni sessanta.
La partnership tra il sassofonista (e clarinettista) di Chicago ed il pianista romano Faraò non è nuova: già nel 2015 Faraò partecipò ad un disco di Freeman. Freeman, figlio d’arte (il padre, Von, era uno stimato musicista di area post bop) è considerato uno dei jazzmen contemporanei più importanti, tra i fondatori di due super band, The Roots e The Leaders, associato ai famosi The Young Lions. Antonio Faraò è uno dei pianisti italiani più conosciuti e stimati all’estero. “One of Europe’s most respected young players”, scrisse di lui JazzTimes. Faraò ha suonato in tutto il mondo, collaborando con personalità di spicco del mondo del jazz come Lee Konitz, Steve Grossman, Jimmy Owens, Charles Tolliver, Jack DeJohnette, Chris Potter, Miroslav Vitous, Joe Lovano. Sul palco dell’auditorium Carriero saliranno, con lui, Mauro Negri (sax), Marco Ricci (contrabasso) e Gene Calderazzo (batteria). - (PRIMAPRESS)
A Lacco Ameno, dove partì il sogno dell’editore Angelo Rizzoli, artefice del boom turistico dell’isola, si celebra - dal 28 al 30 agosto - la quindicesima edizione della rassegna organizzata dall’Ischia International Jazz Academy all’auditorium Leonardo Carriero con la consulenza di Carlo Pagnotta, fondatore di Umbria Jazz.
Un appuntamento ormai irrinunciabile per gli amanti del genere: negli anni si sono succeduti grandi nomi come, tra gli altri, Stefano Bollani, Fiorella Mannoia, Sergio Cammariere,
Il primo appuntamento è per mercoledì 28 agosto alle 22.00: all’auditorium Carriero, per l’occasione rivisitato grazie alla scenografia curata da Bruno Garofalo, si esibiscono l’Alessandro Lanzoni Trio feat. Francesco Cafiso: tre giovani e talentuosi musicisti - Alessandro Lanzoni, Enrico Morello e Matteo Bortone, parte di un trio nato all’insegna della continua ricerca della fusione e dell’interplay - saranno alle prese con un repertorio costituito da pezzi originali e brani della migliore tradizione del jazz, affiancati dal sassofonista Francesco Cafiso, musicista dalle doti straordinarie che vanta collaborazioni internazionali di grandissimo prestigio fra cui Hank Jones, Dave Brubeck, Cedar Walton, Mulgrew Miller, Jimmy Cobb, Ben Riley, Ray Drummond, Lewis Nash, James Williams, Joe Lovano, Christian McBride, George Mraz, Kenny Wheeler, Gonzalo Rubalcaba, Enrico Rava, Stefano Bollani, Chick Corea e Paolo Conte.
Giovedì 29 agosto altro appuntamento da non perdere: all’auditorium Carriero (ore 22.00) riecheggeranno le note di alcuni dei più grandi successi di Pino Daniele, rivisitati ne “Il cielo è pieno di stelle”, l’omaggio di due grandi musicisti – Julian Olivier Mazzariello e Fabrizio Bosso – al cantautore napoletano.
Il “tandem” dei due musicisti ripercorre le sue diverse traiettorie musicali, cercando di restituire un ritratto inedito del cantautore napoletano, puntato soprattutto sulla musica. Non una semplice rilettura, dunque, ma la capacità di attribuire colori nuovi e autentici a una musica già grande, facendo risuonare melodie straordinarie con la timbrica e la poesia di due eccezionali protagonisti del jazz contemporaneo. “De resto – ha spiegato Fabrizio Bosso, che più volte si è esibito in “Piano & Jazz” - la musica e la poetica di Pino Daniele hanno influenzato generazioni di musicisti, me compreso. Nelle sue melodie non c’è mai una nota fuori posto e non c’è solo il blues, il rock o il funky ma anche tantissimo jazz. Tutti abbiamo cantato Pino Daniele nella nostra vita”. Non mancheranno brani come “Napule è” e “Je so’ pazzo”, “Quanno chiove” e “Quando”, “Allora sì” e “Sicily”.
Infine, venerdì 30 agosto (ore 22.00) è atteso a Lacco Ameno, l’Antonio Faraò Quartet con il sassofonista e clarinettista di Chicago Chico Freeman in un omaggio al leggendario John Coltrane, tra i più grandi sassofonisti della storia del jazz, è stato tra i capisaldi del genere negli anni sessanta.
La partnership tra il sassofonista (e clarinettista) di Chicago ed il pianista romano Faraò non è nuova: già nel 2015 Faraò partecipò ad un disco di Freeman. Freeman, figlio d’arte (il padre, Von, era uno stimato musicista di area post bop) è considerato uno dei jazzmen contemporanei più importanti, tra i fondatori di due super band, The Roots e The Leaders, associato ai famosi The Young Lions. Antonio Faraò è uno dei pianisti italiani più conosciuti e stimati all’estero. “One of Europe’s most respected young players”, scrisse di lui JazzTimes. Faraò ha suonato in tutto il mondo, collaborando con personalità di spicco del mondo del jazz come Lee Konitz, Steve Grossman, Jimmy Owens, Charles Tolliver, Jack DeJohnette, Chris Potter, Miroslav Vitous, Joe Lovano. Sul palco dell’auditorium Carriero saliranno, con lui, Mauro Negri (sax), Marco Ricci (contrabasso) e Gene Calderazzo (batteria). - (PRIMAPRESS)