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Emergenza sanitaria: ad ottobre i voli tecnici del drone salva-vita del SIS 118 con il convertiplano della Caltec

  • di RED-ROM
  • in Tech
(PRIMAPRESS) - ROMA - Sarà un convertiplano A-Pteron messo a punto dal consorzio aerospaziale campano Caltec esclusivamente per la Società Italiana Sistema 118 (SIS) a far prendere il via al progetto sanitario SEUAM (Sanitary Emergency Urban Air Mobility) della società di soccorso nazionale presieduta da Mario Balzanelli.
Il drone che verrà impegnato in operazioni mediche in scenari difficili e ostili sarà dotato di un defibrillatore automatico ma potrà trasportare anche sangue ed emoderivati. Ad anticipare il completamento delle operazioni di studio del progetto è lo stesso presidente del SIS 118 Balzanelli: “Questo particolare tipo di drone consentirà alle Centrali Operative 118 di dirigersi in tempi brevissimi sullo scenario di un arresto cardiaco o fornire sangue ed emoderivati in situazioni di pazienti in shock emorragico. L’equipaggiamento di telecamere consentiranno ai medici dei centri operativi di valutare la situazione del paziente ed intervenire con indicazioni ai soccorritori arrivati sul luogo dell’incidente”. L’obiettivo del SIS 118 è di realizzare un programma di voli tecnici entro ottobre 2022.
Ma quali sono le caratteristiche tecniche di questo drone che consentiranno di trasportare gli apparecchi medicali? “Il peso massimo al decollo del convertiplano A-Pteron – dichiara il presidente di Caltec,
Carlo Villani Aquilino - è di 25Kg, con carico utile netto di 2.5Kg ed un’apertura alare di 2m. Il decollo e l'atterraggio sono verticali, consentendo dopo la transizione una velocità di crociera di 160 Km/h, grazie alla spinta di 50 kg erogata da 4 propulsori elettrici con eliche controrotanti, specificamente progettatte e costruite per soddisfare i requisiti di missione.”
“Dopo i primi voli di test – annuncia Mario Balzanelli – presenteremo alla comunità scientifica, alle autorità governative ed alla società civile nazionale, a dicembre, a Roma, su scenario simulato di un arresto cardiaco improvviso, A-Pteron e, quindi, insieme con i partner del progetto SEUAM, tra cui l’Università Campus Biomedico Roma, la Libera Università Mediterranea “Giuseppe Degennaro” di Casamassima, Federconsumatori Nazionale, CONI della Campania, Federsanita’ ANCI della Campania, attiveremo la sperimentazione, nei vari scenari operativi previsti, nei primi quattro comuni che hanno aderito al progetto, quali i comuni di Taranto, Altomonte, Santa Lucia di Serino, Massa di Somma.
Già in questa questa prima fase 1 dei 6 anni previsti dal cronoprogramma SEAUM, conclude Balzanelli, la nostra sperimentazione si avvarrà delle possibilità più avanzate della tecnologia disponibili a livello internazionale, a partire dai sistemi di geolocalizzazione satellitare della vittima e dai software di interazione e pilotaggio da remoto dei droni dalle Centrali Operative 118 - (PRIMAPRESS)