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Chiuso ad Arezzo il Forum Risk Management in Sanità con la sollecitazione della riforma del SET 118

Chiuso ad Arezzo il Forum Risk Management in Sanità con la sollecitazione della riforma del SET 118
(PRIMAPRESS) - AREZZO - Il Forum Risk Management in sanità, che sie è chiuso questa sera ad Arezzo Fiere e Congressi, è stata  occasione di confronto e condivisione tra tutti gli attori del sistema sanitario. Al centro dell'evento - promosso da Istituto Superiore di Sanità, Fondazione per l'Innovazione e la Sicurezza in Sanità e Regione Toscana con il patrocinio del Ministero della Salute, della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, e del Parlamento, c'erano le attività di contrasto alla pandemia, il Pnrr, e le proposte per creare un modello funzionale per il controllo di pandemie future. In jun video messaggio fatto arrivare al forum, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha parlato dell'aumento del Fondo sanitario nazionale che passerebbe da 114 mld a 124 nel 2022, superando anche il modello dei tetti di spesa a partire da quello per il personale. 
Nella "fliera" dell'assistenza sanitaria, tuttavia, resta da sciogliere il nodo della riforma legislativa del Sistema di emergenza Territoriale 118 (SET 118) che costituisce uno degli anelli fondamentali nella presa in carico di pazienti sul territorio che da più parti viene additato come uno degli asset per l'assistenza di prossimità. E proprio al forum aretino, il presidente del Sis 118, Mario Balzanelli  ha evidenziato ancora un volta la necessità del soccorso "tempo dipendente" in emergenza. "Assicurare il contatto diretto di emergenza sanitaria al 118 come accadeva prima dell'istituzione del 112 - sottolinea Balzanelli - riduce fortemente il tempo che intercorre tra la chiamata e la presa in carico del paziente. E sono le statistiche a dirlo. Ma c'è poi la questione che in una chiamata d'emergenza dall'altra parte del telefono ci deve essere chi è in gradio di valutare l'ogettiva situazione e di fornire le prime informazioni. Infatti, quasi tutti i paesi europei hanno conservato in affiancamento al 112, i propri numeri di emergenza nazionali. In alternativa, è accettabile qualunque soluzione tecnologica che risolva il problema mettendo chi ha bisogno in contatto con il 118 senza allungamento complessivo dei tempi rispetto allo standard attuale di accesso diretto. Tuttavia - continua Balzanelli - il PNRR non ha tenuto affatto conto del SIS 118 nella filiera dell'assistenza sanitaria cancellando con un colpo di spugna uno dei servizi più apprezzati a livello europeo e dagli stessi cittadini".  
Pensare al Sis 118 come un  mero “call center” sarebbe aberrante - continua il presidente Balzanelli -  esso è un centro essenziale di responsabilità e di governo clinico del Sistema, nonché al momento l'unica Centrale Sanitaria h 24, pienamente funzionante del Paese. In una riforma della medicina del territorio che prevede di implementare nuove centrali operative (la Centrale Operativa della continuità assistenziale, ossia del 116/117, le Centrali Operative Territoriali delle cure primarie) è necessario, per ottimizzare l'assistenza in emergenza-urgenza, implementare a livello provinciale nuove Centrali Operative 118 o riaprire le Centrali Operative 118 assurdamente ed immotivatamente chiuse dalle gestioni governative precedenti. Le Centrali Operative del 118 devono essere dotate della funzione di geolocalizzazione satellitare (come sancito dalla GU serie generale n° 30 del 6/2/2010) e “connesse”, mediante le innovazioni tecnologiche che rendono possibili in tempo reale le funzioni di telemedicina, telediagnosi, teleconsulto, con tutti i mezzi di soccorso e con tutti gli scenari critici. A breve sperimenteremo il nuovo ruolo delle Centrali Operative 118 mediante l'invio di droni iperveloci sugli scenari critici quali strategie di cardioprotezione aerea e di supporto aereo alla rianimazione avanzata del paziente critico (progetto SEUAM di SIS118). 

 
  - (PRIMAPRESS)