ROMA – Qual è il grado di conoscenza delle lingue straniere in Italia ? A questa domanda ha tentato di rispondere l’Eurispes con un sondaggio promosso dalla Commissione Europea. L’89,4% degli intervistati afferma di conoscere almeno una lingua straniera. In particolare, il 42,3% dichiara di sapere una lingua estera e il 38,4%. L’indagine è stata svolta in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche del Comune di Roma e con EUNIC, European Union National Institutes for Culture, la Rete Europea degli istituti di cultura nazionali presente in 25 Paesi della UE. Le donne risultano avere una marcia, o meglio, una lingua in più, rispetto agli uomini. Il 57,6% delle donne dichiara di conoscere 2 lingue estere (rispetto al 43,5% degli uomini) e il 21,8% di conoscere tre lingue estere (rispetto al 11% degli uomini). Si registra una percentuale del 99,8% a favore delle lingue europee contro un 6,7% di intervistati che afferma di conoscere lingue straniere extra-europee. Ben l’85% degli intervistati avrebbe interesse ad apprendere una lingua straniera che non conosce. Tra le 23 lingue ufficiali dell’Unione europea la voglia di conoscenza si concentra su cinque delle lingue: il 43,4% imparerebbe lo spagnolo, il 34,2% il tedesco, il 30,9% il francese, il 28% l’inglese e il 10,1% il portoghese. Ma il vero problema che emerge chiaramente dal sondaggio è costituito dalla mancata formazione da parte della scuola italiana: il 70% degli intervistati imputa infatti alla insufficienza dell’insegnamento scolastico la difficoltà di sostenere una conversazione in lingua estera. La carenza è colmata solo limitatamente, con il ricorso a corsi di istituti specializzati o soggiorni all’estero, con costi aggiuntivi per le famiglie.