Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Turismo e Partite Iva ecco cosa prevede il decreto Sostegni bis appena varato

  • di RED-ROM
  • in Italia
Turismo e Partite Iva ecco cosa prevede il decreto Sostegni bis appena varato
(PRIMAPRESS) - ROMA - Il Decreto Sostegni bis, appena varato dal Consiglio dei Ministri di fatto, nelle stanze del Governo, si chiama decreto legge per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali. È una manovra da circa 40 miliardi con un nuovo giro di indennizzi, anche per qualcuno che era rimasto fuori dal precedente decreto. Ma questo provvedimento dà la sensazione di essere più profilato e meno dispersivo del precedente. In altre parole si è studiato di più sulle singole esigenze.
Misure per giovani e turismo sono alcune delle voci più significative. Draghi su entrambe le categorie ha speso diverse parole in conferenza stampa.
FONDO DA 250 MILIONI PER ADV E T.O. «In particolare – ha fatto sapere Draghi – in questo decreto c’è un fondo per sostenere agenzie di viaggi, tour operator, aumentato da 100 a 250 milioni. C’è la possibilità di spendere il Bonus Vacanze, ora estesi ad agenzie e t.o. e sono previsti 100 milioni di contributi a fondo perduto per i Comuni montani a vocazione sciistica, oltre a un fondo da 50 milioni presso il ministero del Turismo per rilanciare i centri storici delle città d’arte».
Più in generale, per tutte le imprese in crisi da Covid, arriva una nuova misura di fondo perduto con l’introduzione, «accanto al fatturato del criterio dell’utile, che però richiede più tempo», perché bisognerà attendere i bilanci, ma potrà far scattare un indennizzo aggiuntivo a fine anno per una parte delle imprese, spiega il premier. “La misura – specifica una nota di Palazzo Chigi – si articola su tre componenti: la replica del precedente intervento previsto dal primo decreto Sostegni, con un contributo a fondo perduto per le partite Iva con determinate classi di ricavi, che abbiamo subito un calo del fatturato di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020; una seconda componente basata sul calo medio mensile del fatturato nel periodo compreso tra il 1° aprile 2020 e il 31 marzo 2021; la terza componente con finalità perequativa che si concentrerà sui risultati economici dei contribuenti, anziché sul fatturato. Il contributo verrà assegnato sulla base del peggioramento del risultato economico d’esercizio e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti nel 2020 e nel 2021”.
Un pacchetto di circa 15 miliardi che il governo punta a distribuire stavolta in modo più equo.
OPERAZIONE COSTI FISSI. Sono contenute nel decreto, poi, una serie di misure mirate ad abbattere i costi fissi delle imprese. Nello specifico: credito d’imposta per canoni di locazione e affitto di immobili ad uso non abitativo per i mesi da gennaio a maggio 2021. Per imprese del settore alberghiero e turistico, agenzie di viaggi e tour operator la misura è estesa fino a luglio 2021. esenzione della Tari per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia; il contributo per il pagamento delle bollette elettriche diverse dagli usi domestici viene prorogato fino a luglio 2021; è accresciuta con uno stanziamento di 1,6 miliardi la dotazione del Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese; integrato con 100 milioni di euro il Fondo per gli operatori del turismo invernale; potenziato con 120 milioni di euro il Fondo per sostenere le attività connesse con eventi e matrimoni e i parchi tematici; istituito un Fondo per il sostegno delle attività economiche chiuse con una dotazione di 100 milioni di euro; differita per ulteriori 2 mesi, fino al 30 giugno 2021, la sospensione delle attività dell’Agente della Riscossione; rinviata a gennaio 2022 l’entrata in vigore della cosiddetta plastic tax. ACCESSO AL CREDITO E LIQUIDITÀ. Un capitolo a parte è dedicato a garantire l’accesso al credito e a sostenere la liquidità delle imprese. Qui il decreto Sostegni bis proroga ad esempio al 31 dicembre 2021 la moratoria sui prestiti e prolunga e rimodula gli strumenti di garanzia emergenziali previsti dal Fondo di Garanzia per le Pmi e da Garanzia Italia di Sace. E ancora, nell’ambito del Fondo Pmi, introduce uno strumento di garanzia pubblica di portafoglio a supporto dei crediti a medio lungo termine per finanziare progetti di ricerca e sviluppo e programmi di investimento di imprese fino a 500 dipendenti. SOSTEGNO AL LAVORO. Priorità anche al sostegno al lavoro con una nuova indennità una tantum per glistagionali del turismo e dello sport; il blocco alla progressiva riduzione dell’indennità prevista con la Naspi; l’estensione al 2021 del contratto di espansione per le imprese con almeno 100 dipendenti e nuove risorse per i contratti di solidarietà; e l’introduzione del contratto di rioccupazione, volto a incentivare l’inserimento dei lavoratori disoccupati nel mercato del lavoro FONDI PER AEROPORTI E TRASPORTO AEREO. Infine, da Palazzo Chigi arrivano una serie di misure di carattere settoriale. Ad esempio, per il settore aeroportuale e gli operatori nazionali sono previsti 400 milioni di euro, mentre si incrementa di 200 milioni di euro per l’anno 2021 il Fondo per il sostegno alle grandi imprese del trasporto aereo in difficoltà finanziaria. CENTO MILIONI PER ALITALIA. Inoltre, scrive il governo nella sua nota ufficiale, “al fine scongiurare il rischio di interruzione del servizio di trasporto aereo di linea di passeggeri e garantire la continuità territoriale, nelle more delle valutazioni della Commissione europea sul piano industriale, è concesso, per l’anno 2021, ad Alitalia – Società Aerea Italiana Spa in amministrazione straordinaria un finanziamento a titolo oneroso non superiore a 100 milioni di euro e della durata massima di sei mesi, da utilizzare per la continuità operativa e gestionale. A questo proposito il ministro dell’Economia Franco ha fatto sapere che l’accordo con l’Ue per l’avvio della nuova Ita è vicino, che c’è l’interessamento di partner internazionali e che «comunque il brand Alitalia verrà mantenuto». - (PRIMAPRESS)