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Ambiente: provvedimento "semplificato" End of Waste mette in allarme i riciclatori che scrivono a Costa

  • di RED-ROM
  • in Ambiente
Ambiente: provvedimento "semplificato" End of Waste mette in allarme i riciclatori che scrivono a Costa
(PRIMAPRESS) - ROMA - Lo schema in corso di approvazione del Decreto ministeriale “End of Waste” con una serie di semplificazioni per il riciclo di plastiche miste non convince del tutto l’associazione dei riciclatori Assorimap. In una nota indirizzata al Ministro dell’Ambiente, Costa, le imprese del riciclo del comparto del riciclo meccanico di materie plastiche sollevano “forti preoccupazioni” per il provvedimento di prossima emanazione. “Si ritiene che la massimizzazione degli obiettivi di riciclo debba essere sostenuta da agevolazioni per produzioni ecosostenibili di beni e imballaggi - scrive nella nota al ministero il presidente di Assorimap, Walter Regis - di agevolazioni di mercato per chi è impegnato in produzioni “green” e per sviluppare impianti sempre più sostenibili”. Al contrario nello schema del Ministero si intravedono, secondo il giudizio delle aziende di riciclo meccanico, dei percorsi semplificati per altre forme di recupero che hanno poco di ecologico. “Una posizione del genere, in piena realizzazione di progetti finalizzati ad entrare nella visione europea del piano Next Generation, sembrano anacronistici e fuori dalle logiche di quanto si è appena detto nel Consiglio europeo dei giorni scorsi” ha sottolineato Regis commentando la nota inviata al Ministero per sollecitare una revisione dei contenuti ipotizzati nella gestione dei rifiuti e ricordando l’ex articolo 179 che segna il “recupero di materia come prioritario ad ogni altra forma di recupero”. “I fatti di cronaca - aggiunge Regis - ci continuano a consegnare illeciti come le due discariche sequestrate oggi a Messina. Non possiamo pensare di avallare percorsi semplificati che contrastano con le politiche tracciate dal’Ue. Il premier Conte ha affermato la disponibilità al confronto in vista dei progetti per il Recovery Fund, per questo chiediamo un incontro con il Ministero dell’Ambiente perché si possano determinare scelte realmente sostenibili”. - (PRIMAPRESS)