SANREMO – Ventotto anni dopo la storica esibizione dell’84, Brian May, il fondatore dei Queen, torna sul palco dell’Ariston come una leggenda vivente della musica mondiale. I Queen portarono a Sanremo “Radio Ga Ga” e come suo stile, Freddie Mercury trovò il modo di scatenare una polemica, peraltro giusta, contro il sistema del “playback” imposto dalla Rai, che non permise alla sua band di suonare dal vivo. Paolo Bonolis aveva provato a portarli di nuovo a Sanremo nel 2010, ma i Queen erano da tempo troppo fuori portata per le casse del Festival, anche dopo la morte nel 1991 di Freddie Mercury.
L’idea vincente dei duetti tra gli artisti in gara e gli ospiti stranieri, però, ha permesso di ospitare nella 62esima edizione di Sanremo lo storico chitarrista dei Queen. Brian May ha affiancato con la sua chitarra Irene Fornaciari in un duetto che la giovane cantante, figlia di Zucchero Fornaciari, non dimenticherà facilmente. A testimoniarlo le lacrime dopo l’esibizione.
Ma per Brian May (visibilmente invecchiato e con i capelli bianchi) è impossibile il ruolo di “spallaâ€, così sul palco dell’Ariston gli occhi del pubblico sono rimasti puntati su di lui e la sua chitarra. Uno di quegli strumenti con cui a Wembley e in altri indimenticabili concerti, ha suonato, al fianco di Freddie Mercury, classici del rock come “We will rock you†(eseguita proprio stasera) o “We are the championâ€. “Ricordo benissimo quando siamo stati qui, 27 anni faâ€, ha detto Brian May sul palco. “E’ un grande onore per noiâ€, ha risposto Morandi.
Brian May è una delle tante stelle della musica che questa sera sono salite sul palco del teatro Ariston per un omaggio alla canzone italiana. “Non è facile mettere 14 artisti stranieri tutti insieme la stessa seraâ€, ha detto Gianni Morandi. È anche questo che ha reso il Festival di Sanremo un evento internazionale.Â