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SALVAICICLISTI: UNA CAMPAGNA CONTRO LE STRAGI DELLA STRADA

1XUCADS6HB2CACI1SEICAICBUS5CADIXMGVCA3VVGWMCAMGV710CA38T00QCAKP4FX2CAP3ZK25CA8WZHQ2CAG5IWFWCAGN37TMCAV67TZSCAMK85EUCAFTSHI6CAV9HLCDCAZVBBNPCAEGSDIGCADNXJG0 ROMA – Nel 2010 sono morti in incidenti stradali 614 pedoni e 263 ciclisti. Negli ultimi 10 anni, sono stati 2.556 i ciclisti che hanno perso la vita sulle nostre strade. Pedoni e ciclisti, insieme, rappresentano un quarto del totale delle vittime della strada. Le grandi aree metropolitane rappresentano la maggior quota dell’incidentalità nel suo complesso: Roma 8,7%, Milano 5,7%, Genova 2,3% e Torino 1,8% sono le più pericolose secondo gli ultimi rilevamenti dell’Istat. Di fronte a queste cifre drammatiche sabato 28 aprile si svolgerà a Roma lungo i Fori Imperiali una manifestazione nazionale promossa dal movimento “Salvaiciclisti” che ha aderito alla campagna internazionale “Cities for Fit Cycling”, lanciata dal Times di Londra in seguito a un grave incidente stradale che ha coinvolto una giornalista del quotidiano britannico mentre stava andando in redazione in bicicletta. Appoggiata da 34 cicloblogger attraverso i social media l’iniziativa ha finora visto la partecipazione di migliaia di cittadini, tanti personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, da Jovanotti a Margherita Hack e anche diversi sindaci di piccoli centri e grandi città come Milano, Torino, Bologna, Reggio Emilia, Firenze, Roma e Napoli e diverse amministrazioni provinciali, come quella di Roma. Sostengono la campagna anche alcune grandi associazioni ambientaliste come Fiab e Legambiente. Uno schieramento trasversale di parlamentari ha presentato una proposta di legge (primo firmatario il senatore Ferrante) per rendere le città più sicure per chi pedala e cammina. Salvaiciclisti ha fatto proprie le proposte lanciate dal Times di Londra e chiede un’indagine nazionale sulla ciclabilità, fondi per le piste ciclabili e l’obbligo di vincolare il 2% delle risorse destinate alla rete stradale. Inoltre si sollecita l’approvazione di norme che rendano più sicuri gli incroci e la circolazione dei mezzi pesanti che si muovono in città. Ma prima di tutto c’è la moderazione della velocità: 30 km/h deve essere il limite nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili. Le due Capitali europee Roma e Londra ospiteranno in contemporanea le manifestazioni nazionali per la sicurezza di chi usa la bici per i suoi spostamenti quotidiani e per sollecitare una mobilità più slow e più rispettosa delle regole. La scelta dei Fori Imperiali non è casuale ma intende sollecitare la definitiva ciclopedonalizzazione di questa parte importante della città riproponendo il progetto elaborato 32 anni fa dall’allora sindaco Petroselli che nel 1980 prevedeva la completa chiusura al traffico della zona.

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