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Referendum: non c’è quorum con solo il 31% di votanti. Landini (Cgil): “Nel paese c’è un’evidente crisi democratica”

ROMA – Con un’affluenza poco al di sopra del 30% i cinque quesiti referendari non passano. Bisognava raggiungere il 50% +1 degli aventi diritto ma così non è stato. L’opposizione parla comunque di un consenso numerico rilevante da parte di chi è andato a votare ed è da quella base da cui bisognerà ripartire per costruire un’alternativa politica perché di fatto questo era l’impegno della coalizione di sinistra.
Ad usare espressioni piuttosto forti e invece il segretario della Cgil, Maurizio Landini che ha parlato di “evidente crisi democratica nel paese”. “Il nostro l’obiettivo era raggiungere il quorum, è chiaro che non lo abbiamo raggiunto. Oggi non è una giornata di vittoria”. Così il segretario della Cgil, Landini, dal Comitato promotore. In oltre 14 milioni hanno votato, “un numero importante, di partenza”. Ma “i problemi che abbiamo posto con i referendum rimangono sul tavolo”, avverte. Sapevamo che non sarebbe stata una passeggiata, in un Paese come l’Italia dove c’è una crisi democratica evidente”,dice Landini. A chi gli chiede se questa sconfitta potrebbe fargli pensare di lasciare il sindacato, chiarisce subito: “Non ci penso neanche lontanamente”.

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