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Parlamento: scontro sulle nomine presidenti commissioni. La Lega mette sotto il M5S

Parlamento: scontro sulle nomine presidenti commissioni. La Lega mette sotto il M5S
(PRIMAPRESS) - ROMA - Se la giornata di ieri è stata caratterizzata dal voto in aula di Camera e Senato
per la proroga al 15 ottobre dello stato di emergenza che ha assegnato nuovamente i poteri di utilizzo dello strumento del Dpcm al premier Giuseppe Conte e dato il via libera allo scostamento di bilancio nonostante le reazioni dell’opposizione, non è andata allo stesso modo alle nomine dei parlamentari da eleggere alle presidenze delle varie commissioni dove la maggioranza è stata battuta per due volte.
In commissione Giustizia, c’è l'elezione a sorpresa di Catello Vitiello di Italia Viva al posto del nome scelto dalla maggioranza, il pentastellato Perantoni. Vitello poi si dimetterà per evitare ritorsioni su altre nomine.
I 5 stelle, minacciano di non voler votare a favore del renziano Luigi Marattin alla guida della commissione Finanze. I pentastellati protestano anche per l'esito della votazione in commissione Agricoltura al Senato, dove al posto del grillino Lorefice è stato confermato il presidente uscente leghista.
Anche il ministro della Salute Roberto Speranza, per protesta dopo la mancata elezione dell'ex presidente del Senato Pietro Grasso in commissione Giustizia a palazzo Madama, ha lasciato la riunione del Consiglio dei ministri. Grasso è stato battuto incassando 11 voti contro i 13 del leghista Ostellari. Vallardi, sempre della Lega, è stato confermato presidente della commissione Agricoltura.
”Con il voto segreto vengono premiati il buon lavoro e la competenza della Lega. La maggioranza è in frantumi, completamente saltato l'inciucio 5Stelle-Pd",  ha detto il leader leghista Matteo Salvini. - (PRIMAPRESS)