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AstraZeneca, le Regioni chiedono al Governo "Indicazioni chiare, non consigli"

AstraZeneca, le Regioni chiedono al Governo "Indicazioni chiare, non consigli"
(PRIMAPRESS) - ROMA - Dopo le precisazioni dell’Ema di ieri su possibili nessi tra vaccino AstraZeneca e rari casi di trombosi, sembra aumentata la confusione nelle campagne di vaccinazione nei vari paesi dell’UE. 
Il possibile nesso non è stato completamente escluso ma si è ribadito che si tratta di “casi rari”. La posizione dell’Italia è di non vietare la somministrazione agli under 60 e di consigliarla per gli over 60. Una soluzione che non è piaciuta alle Regioni perché non chiarisce nulla e lascia la confusione accentuata dalle decisioni di altri paesi che invece hanno vietato il vaccino anglo-svedese a fasce di età più ampie e anche nella soglia dei 30 come per le donne in Germania. In alcune regioni si sono riscontrate percentuali alte di disdette del vaccino da parte dei cittadini fino al 40% delle rinunce accumulando ulteriori ritardi sui programmi vaccinali
Dalle Regioni arriva la richiesta di una posizione chiara da comunicare ai cittadini che non è emersa dall’incontro stampa di ieri del Cts e del Ministro Speranza.
I governatori hanno chiesto che arrivino indicazioni, tramite una circolare. Insomma “nero su bianco” per evitare interpretazioni sbagliate.  Il responsabile della Salute ha spiegato, sulla scia di quanto illustrato da Locatelli, che ci sarà una raccomandazione di somministrare AstraZeneca sopra i 60 anni, sulla falsariga di quanto deciso da Bruxelles. L’Unione europea punta ad una linea univoca, anche se alcuni Paesi come quelli scandinavi hanno avuto difficoltà ad allinearsi, secondo quanto viene riferito. Lo stesso Speranza ha riferito che il piano vaccinale non cambia.
L'obiettivo, anche quello del premier Draghi, è sempre quello di arrivare a 500 mila dosi al giorno entro fine aprile ma i presidenti di Regione sono rimasti interdetti dall’incertezza che regna su AstraZeneca. A sottolineare il pericolo di una confusione crescente sono stati in particolar modo Zaia e Toti  e oggi ci sarà un nuovo incontro tra il governo e le Regioni. Sul tavolo c’è il tema del ‘Recovery’ ma i presidenti di Regione chiederanno chiarimenti sul vaccino e di conseguenza sulle aperture e sui sostegni che dovrebbero arrivare con il Consiglio dei Ministri programmato per il 14 aprile prossimo. - (PRIMAPRESS)