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Addio al telecronista Rai Giampiero Galeazzi. Il pensiero commosso dei fratelli Abbagnale

Addio al telecronista Rai Giampiero Galeazzi. Il pensiero commosso dei fratelli Abbagnale
(PRIMAPRESS) - ROMA - Addio a Giampiero Galezzi, l'indimenticabile appassionato telecronista sportivo dalle telecronache al cardiopalma. Nel canottaggio e nel tennis su tutti, aveva portato il linguaggio immediato e partecipativo dello stesso cronista quasi a respirare la stessa tensione degli atleti in campo. Una tensione che conosceva bene avendo praticato lui stesso sport. Galeazzi è morto a Roma, al Policlinico Gemelli. Il cronista sportivo e conduttore della Rai ed ex canottiere aveva 75 anni, era malato da tempo di diabete. L'ultima sua apparizione televisiva risale a tre anni fa a Domenica In.  Di lui si ricordano le telecronache degli eventi sportivi come la medaglia d'oro di canottaggio dei fratelli Carmine e Giuseppe Abbagnale, trascinati dalla mitica telecronaca in diretta di Galeazzi a Seul nel 1988 e di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000 «andiamo a vincere», l'urlo finale di Galeazzi che emozionò in diretta tutti i telespettatori. Conosciuto anche con il soprannome di Bisteccone per stazza imponente: a dargli il soprannome fu Gilberto Evangelisti, come svelato in più occasioni dallo stesso giornalista «lui mi vide e disse: »Ma chi è 'sto Bisteccone?«. Dal calcio, al tennis, al canottaggio, con la sua voce ha raccontato le imprese dei fratelli Abbagnale, il secondo scudetto del Napoli direttamente dagli spogliatoi del San Paolo. Nel maggio 1987 il Napoli vince il primo scudetto con Maradona in campo e al fischio finale Galeazzi è protagonista della festa azzurra. Memorabile il suo scambio con Diego, Galeazzi entrò nello spogliatoio della squadra e lasciò il microfono a Maradona, versione intervistatore. Il giornalista è stato per diverse stagioni il conduttore di Novantesimo Minuto, di cui era stato anche inviato. Al telecronista e all'amico va anche il saluto commosso dei fratelli Abbagnale. - (PRIMAPRESS)