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Ultimo giorno di Papa Francesco in Grecia. I giovani profughi siriani Elias e Kegham: "Il Papa è la nostra unica voce"

Ultimo giorno di Papa Francesco in Grecia. I giovani profughi siriani Elias e Kegham: "Il Papa è la nostra unica voce"
(PRIMAPRESS) - ATENE - Oggi 6 dicembre è l'ultimo giorno del viaggio apostolico di Papa Francesco a Cipro e in Grecia. Si conclude dopo le decine di incontri con le autorità della chiesa ortodossa ma opratutto con rifugiati e fragili, il viaggio nel Mediterraneo che il Santo Padre ha defibito un "Un freddo cimitero senza croci" riferito alle migliaia di migranti morti nel tentativo di sfuggire da condizioni disumane delle loro terre. Questa mattina Papa Francesco ha ricevuto In nunziatura un gruppo di ragazzi ospiti nell'Ordinariato armeno cattolico, che indossavano una maglietta simbolica in cui era raccontata la loro odissea prima di sbarcare in Grecia. E' qui che i giovani siriani Elias e Kegham hanno raccontato a Francesco il loro viaggio della speranza affermando ai media presenti: "il Papa è la nostra unica voce".
Il Papa invita i giovani a fare come Ulisse: nel viaggio verso Dio, dice; "troverete delle sirene. Le sirene di oggi vogliono ammaliarvi con messaggi seducenti e insistenti, che puntano sui guadagni facili, sui falsi bisogni del consumismo, sul culto del benessere e del divertimento". Non lasciatevi ammaliare, dice, e, come Orfeo, intonate una melodia più bella della loro. "Siate meno social e più sociali", anche se "è più facile stare sul divano che lasciare le confort zone. Affrontate la vita,contro i sicari della speranza". Ovviamente un messaggio non tanto rivolto ai giovani migranti ma ai giovani della "comfort zone" occidentale. - (PRIMAPRESS)