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Il Garante della concorrenza ha aperto un'inchiesta sul presunto cartello di Anica e Anec che ostacolerebbe la distribuzione dei film alle arene. La difesa di Anica

(PRIMAPRESS) - ROMA - La polemica scatenata nelle settimane scorse da una protesta del Piccolo Cinema America, ha spinto l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ad avviare una istruttoria nei confronti di Anica, Anec e Anec Lazio per accertare una presunta intesa restrittiva della concorrenza, volta ad ostacolare l’approvvigionamento dei film da parte delle arene che offrono spettacoli a titolo gratuito.
In un comunicato dell’ANICA si legge “siamo fiduciosi che dall’istruttoria avviata dall’AGCM non emergerà alcun profilo censurabile, essendo l’ANICA da sempre impegnata ad assicurare, in piena trasparenza, il miglior risultato di equilibrio tra tutti i soggetti della filiera, al fine di garantire la migliore offerta complessiva nell’interesse dei consumatori”.
Una posizione secca che era già stata esposta in precedenza dall’associazione dell’industria cinematografica per le critiche sollevate da una parte dei gestori delle arene circa prezzi fuori mercato per la distribuzione l’utilizzo di pellicole da parte delle arene estive. 
Sempre nella nota inviata ai media ed alla stessa Autorità del Garante, si precisa che “L’ANICA presterà la massima collaborazione all’AGCM, per consentirle di svolgere il proprio compito. Ciò anche se il procedimento antitrust è stato aperto in un momento storico assolutamente drammatico per tutto il settore cinematografico: basti pensare che, rispetto all’anno precedente, si registra un crollo degli incassi del 98%, dovuto ad una riapertura che è stata possibile solo dopo il 15 giugno scorso e che, ad oggi, riguarda appena 207 schermi su 3500 funzionanti l’anno scorso nello stesso periodo. Fra l’altro, anche diverse tradizionali arene a pagamento rinunceranno alla riapertura nella presente stagione”.
La lettura del fenomeno della crisi della sopravvivenza delle arene è generalizzata. “In tale contesto possono trovare spiegazione le difficoltà di approvvigionamento che oggi si manifestano in tutto il settore, e non soltanto per le arene che offrono spettacoli gratuiti. Difficoltà che, si confida, potranno essere rapidamente superate per tutti gli operatori interessati e con la collaborazione di tutti coloro che credono nel futuro del cinema”.
Intanto il Presidente dell'ANICA, Francesco Rutelli, ha dato mandato ai propri legali di perseguire in ogni sede giudiziaria ciascuna persona che abbia associato il suo nome a una impossibile azione per disporre o meno la diffusione di film, in cinema o arene, a pagamento o gratuite. - (PRIMAPRESS)