Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV

Elezioni Usa: i ritardi dello spoglio dell'Arizona, il discorso di Biden, la contestazione di Trump e il virus che circola alla Casa Bianca

Elezioni Usa: i ritardi dello spoglio dell'Arizona, il discorso di Biden, la contestazione di Trump e il virus che circola alla Casa Bianca
(PRIMAPRESS) - USA - Nella tecnologica America lo spoglio delle schede elettorali per stabilire il nuovo presidente degli Stati Uniti va ancora per le lunghe con Stati come l’Arizona che non hanno ancora completato le procedure e il mondo e con il fiato sospeso sull’esito anche se finora Biden avrebbe già incassato la vittoria. "Come presidente rappresenterò tutta la nazione, lavorerò per coloro che hanno votato contro di noi". Così il candidato democratico Joe Biden parlando a Wilmington, in Delaware. "E' il tempo di dire basta alla rabbia e alla demonizzazione nella politica",è l'appello a chiusura di un'altra giornata senza che sia possibile dichiarare un vincitore. "La grande maggioranza degli americani che hanno votato vuole che il veleno sia messo fuori dalla politica e che il Paese si unisca e guarisca le sue ferite”. In pratica un discorso da presidente già insediato quello del candidato democratico. A ritardare i giudizi in qualche caso c’è proprio quel ritardo degli scrutini. Si diceva dell’Arizona in cui si riduce il distacco di Donald Trump da Joe Biden. Sui circa 70 mila voti scrutinati oggi, il presidente ha conquistato il 55% dei circa 38 mila, contro i 31 mila del candidato democratico. Adesso il vantaggio di Biden è sceso sotto quota 30 mila, a 29.861 voti con il 49,6% dei consensi mentre Trump è al 48,7%. Parlando alla Cnn, il segretario di Stato dell'Arizona ha comunicato che ci sono ancora 173 mila voti da scrutinare e verranno lavorati e sottoposti a verifiche entro mercoledì. In questo clima c’è poi l’oscuramento di alcuni media dei discorsi invettiva di Trump e il coronavirus che continua a circolare negli staff dei candidati. Alla Casa Bianca sono almeno 4 i membri che sono risultati positivi e le immagini di loro che nei giorni passati giravano senza mascherina vengono utilizzate come arma per colpire Trump. - (PRIMAPRESS)