Uranio: Scanu e Ricciardi (ISS) firmano accordo per monitoraggio sulla popolazione militare fuori area
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - La Commissione parlamentare per l’uranio impoverito e l’Istituto superiore di Sanità raggiungono un accordo per un lavoro congiunto sul monitoraggio degli effetti prodotti dalla sostanza di scarto sulla popolazione militare in servizio su territori in conflitto.
Nel corso di un incontro con Gian Piero Scanu, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, e Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e coordinatore della task force costituita dall’ISS per supportare l’attività dell’organo parlamentare inquirente e composta dai dottori Alimonti, De Angelis, Rezza, Bochicchio e Pini, si è convenuto sull’opportunità di sviluppare ulteriormente la collaborazione tra l’ISS e la Commissione d’inchiesta.
In particolare è stata condivisa l’assoluta importanza di realizzare un monitoraggio sistematico della popolazione militare, in primo luogo nei confronti di quanti sono impiegati nelle missioni fuori area.
A questo fine la Commissione si adopererà, nell’ambito delle sue competenze istituzionali, per realizzare le condizioni funzionali e operative idonee a mettere l’Istituto nelle condizioni per sviluppare al meglio i necessari progetti di ricerca. - (PRIMAPRESS)
Nel corso di un incontro con Gian Piero Scanu, Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, e Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e coordinatore della task force costituita dall’ISS per supportare l’attività dell’organo parlamentare inquirente e composta dai dottori Alimonti, De Angelis, Rezza, Bochicchio e Pini, si è convenuto sull’opportunità di sviluppare ulteriormente la collaborazione tra l’ISS e la Commissione d’inchiesta.
In particolare è stata condivisa l’assoluta importanza di realizzare un monitoraggio sistematico della popolazione militare, in primo luogo nei confronti di quanti sono impiegati nelle missioni fuori area.
A questo fine la Commissione si adopererà, nell’ambito delle sue competenze istituzionali, per realizzare le condizioni funzionali e operative idonee a mettere l’Istituto nelle condizioni per sviluppare al meglio i necessari progetti di ricerca. - (PRIMAPRESS)