Iran: giustiziato il primo manifestante delle proteste contro il regime. L’effetto sorella di khamenei
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - IRAN - Con un processo approssimativo è stato giustiziato in Iran il primo manifestante che era stato arrestato per le proteste contro il regime. Lo hanno annunciato le stesse autorità iraniane. Mohsen Shekar era stato accusato di aver bloccato una strada e di aver attaccato un membro delle forze di sicurezza con un machete, a Teheran. Nella Repubblica islamica le proteste erano esplose il 16 settembre scorso a seguito della vicenda di Mahsa Amini, la 22enne deceduta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non indossava correttamente il velo. Ma nella repressione violenta delle proteste si sta forse aprendo una falla. Ieri la sorella
del presidente Khamenei in una lettera aperta aveva attaccato l'arretramento del paese: "Iran merita libertà. Il popolo iraniano merita libertà e prosperità,e la sua rivolta è legittima e necessaria per realizzare i suoi diritti. Spero di vedere presto la vittoria del popolo e il rovesciamento di questa tirannia che governa l'Iran".Co- sì,in una lettera aperta da Teheran,Badri Hossein Khamenei,sorella della guida suprema della repubblica islamica. Intanto,fonti diplomatiche occidentali riferiscono di trattative dell'Iran con gli alleati venezuelani per organizzare l'asilo per funzionari del regime nel caso in cui la situazione si aggravi. - (PRIMAPRESS)
del presidente Khamenei in una lettera aperta aveva attaccato l'arretramento del paese: "Iran merita libertà. Il popolo iraniano merita libertà e prosperità,e la sua rivolta è legittima e necessaria per realizzare i suoi diritti. Spero di vedere presto la vittoria del popolo e il rovesciamento di questa tirannia che governa l'Iran".Co- sì,in una lettera aperta da Teheran,Badri Hossein Khamenei,sorella della guida suprema della repubblica islamica. Intanto,fonti diplomatiche occidentali riferiscono di trattative dell'Iran con gli alleati venezuelani per organizzare l'asilo per funzionari del regime nel caso in cui la situazione si aggravi. - (PRIMAPRESS)