Concerti: oggi in diretta su Rai 3 (21,30) "Il sangue e la parola" diretto da Nicola Piovani
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - ROMA - In prima assoluta e in diretta su Rai 3, oggi 22 luglio alle 21,20, il Maestro Nicola Piovani con l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, insieme alle voci dei soprano Maria Agresta e Maria Rita Combattelli e alla voce recitante di Andrea Pennacchi terranno il concerto "Il sangue e la parola" con un testo liberamente ispirato a Le Eumeniadi di Eschilo e ai lavori della costituente italiana. L'evento, nato da un’idea del Maestro Piovani e promosso dalla Corte costituzionale in collaborazione con la Rai e il Teatro dell’Opera di Roma, si svolgerà nella piazza del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, delle più alte cariche dello Stato e di esponenti della società civile.
Nelle Eumenidi, Eschilo celebra i principi della civiltà del diritto, risalenti a oltre 2500 anni fa, quando, nel 621 a.C., la prima legge ateniese istituì il primo Tribunale della città e si affermò, così, un nuovo ordine, non più affidato alla vendetta e alla violenza ma alla ragione, alla parola, al confronto degli argomenti. Quei principi saranno poi riaffermati nell’Italia del dopoguerra dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, e diventeranno il cuore della Costituzione italiana.
L’Opera si ispira, dunque, a questi due momenti cruciali della storia, nei quali il sangue lascia il posto alla parola, la vendetta alla giustizia, la guerra alla pace. Valori che vanno oggi vivificati e difesi. Di qui la scelta della piazza del Quirinale per il concerto dove si affacciano le due più alte Istituzioni di garanzia, la Presidenza della Repubblica e la Corte costituzionale, che di quei valori sono garanti. - (PRIMAPRESS)
Nelle Eumenidi, Eschilo celebra i principi della civiltà del diritto, risalenti a oltre 2500 anni fa, quando, nel 621 a.C., la prima legge ateniese istituì il primo Tribunale della città e si affermò, così, un nuovo ordine, non più affidato alla vendetta e alla violenza ma alla ragione, alla parola, al confronto degli argomenti. Quei principi saranno poi riaffermati nell’Italia del dopoguerra dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, e diventeranno il cuore della Costituzione italiana.
L’Opera si ispira, dunque, a questi due momenti cruciali della storia, nei quali il sangue lascia il posto alla parola, la vendetta alla giustizia, la guerra alla pace. Valori che vanno oggi vivificati e difesi. Di qui la scelta della piazza del Quirinale per il concerto dove si affacciano le due più alte Istituzioni di garanzia, la Presidenza della Repubblica e la Corte costituzionale, che di quei valori sono garanti. - (PRIMAPRESS)