Caso Rekabi: “Il velo è caduto inavvertitamente”. Le scuse dell’atleta di arrampicata all’Iran
- di RED-ROM
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(PRIMAPRESS) - SEUL - Elnaz Rekabi, l'atleta iraniana di arrampicata che aveva partecipato ai mondiali di Seul, si scusa per aver gareggiato senza velo sul capo. Il "Velo è caduto per errore. È caduto inavvertitamente a causa della chiamata imprevista per scalare la parete. Mi scuso profondamente per le preoccupazioni che ho causato". Quella che sembrava una protesta contro la repressione religiosa del suo paese si è trasformata in un banale incidente tanto da confermare il rientro in Iran con la sua squadra. Smentendo, così, le voci di una sua scomparsa o arresto. L'accaduto lascia molti interrogativi, non ultimi quelli di eventuali pressioni da parte degli accompagnatori della squadra che potrebbero aver costretto Elnaz al j'accuse.
Intanto nel Paese non si allentano le tensioni per le repressioni esercitate dalla polizia morale nelle scuole. I sindacati degli insegnanti hanno denunciato la morte di un'altra 16enne, picchiata a morte in classe perché si è rifiutata di cantare un inno dedicato alla Guida suprema Khamenei. - (PRIMAPRESS)
Intanto nel Paese non si allentano le tensioni per le repressioni esercitate dalla polizia morale nelle scuole. I sindacati degli insegnanti hanno denunciato la morte di un'altra 16enne, picchiata a morte in classe perché si è rifiutata di cantare un inno dedicato alla Guida suprema Khamenei. - (PRIMAPRESS)