Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei “social plugin” e di Google Analytics. Clicca sul bottone "Accetto" o continua la navigazione per accettare. Maggiori informazioni
Skin ADV
×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 1017

Cagliari, Tocco (FI): "Uno sportello per appalti"

  • di RED COM
  • in Sardegna
(PRIMAPRESS) - CAGLIARI - L’elaborazione di un Elenco Unico Regionale sopprimendo tutte le liste fino ad oggi istituite da Comuni, Province e Enti pubblici in genere operanti nel territorio regionale. L’istituzione di un Elenco Unico Regionale sotto forma di “sportello interattivo” cosi da garantire una reale rotazione negli incarichi, un’immediata verifica in tempo reale delle gare in corso e degli affidamenti effettuati. La possibilità di inserimento nell’Elenco Unico Regionale, dei soli professionisti operanti nel territorio regionale, fortemente svantaggiati dall’insularità della Sardegna e talvolta costretti, soprattutto nel caso di giovani professionisti e piccoli studi associati, ad operare esclusivamente nel territorio regionale. Sono le richieste contenute nella mozione promossa da Edoardo Tocco (FI) sugli incarichi professionali di progettazione. Un documento che scaturisce dagli ultimi fatti di cronaca regionale e dalle statistiche che collocano gli enti pubblici dell’Isola tra i primi utilizzatori delle procedure negoziate per l’affidamento di incarichi ai professionisti. La filosofia è chiara: "Nell’ambito dell’indagine denominata “Sindacopoli” e non solo, impongono una seria riflessione sull’efficacia dell’attuale normativa nazionale e regionale sul tema degli appalti pubblici, con particolare riferimento agli incarichi professionali – osserva Tocco -  Nonostante i principi fondamentali del codice degli appalti, recepiti dalle direttive europee, siano quelli dell’economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché quello di pubblicità con le modalità indicate nel codice, si apprende dagli organi di informazione che troppo spesso e con molta facilità, gli stessi vengono elusi dalle stazioni appaltanti innescando un sistema clientelare, una barriera all’ingresso del mercato del lavoro di giovani professionisti e un abbassamento della qualità progettuale proposta". Un cambio di rotta si impone, insomma. "Diversi enti pubblici della Sardegna, Comuni, Province e la stessa Regione – conclude Tocco - hanno negli anni istituito “autonomamente” degli elenchi di professionisti non hanno garantito i risultati attesi. E’ dunque auspicabile nuove forme per incentivare le imprese isolane". - (PRIMAPRESS)