PALERMO – Per mascherare la richiesta di “pizzo” ai commercianti imponevano l’acquisto di blocchetti di una fantomatica lotteria il cui costo corrispondeva alla somma dovuta agli estorsori. Imponevano ai commercianti l’acquisto di blocchetti di tagliandi abbinat a lotterie inesistenti. E’ la “nuova forma di racket” portata allo scoperto dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo, che hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare per “estorsione aggravata” in agevolazione a “Cosa Nostra”. “Le complesse attivita’ tecniche di intercettazione – segnala la nota dell’Arma – hanno consentito di constatare come, con frequenza settimanale, gli uomini della cosca imponevano l’acquisto dei tagliandi della lotteria al prezzo di novanta euro per ciascun blocchetto venduto”. Una strategia con un doppio vantaggio: gli esattori “celano la loro attivita’ delittuosa dietro il paravento dell’esercizio di un gioco clandestino ma assolutamente popolare nelle borgate palermitane” e l’imposizione “indistinta” a tutti i commercianti di somme apparentemente “modeste”, consente tuttavia alle famiglie mafiose di ricavare introiti per circa 9000 euro a settimana che si aggiungono alle “ordinarie” messe a posto. La nota riferisce infine della collaborazione prestata da alcuni commercianti “i quali, attraverso un atteggiamento positivo, mostravano la propria ribellione all’imposizione mafiosa”. L’intervento messo a punto dai Carabinieri segue dell’operazione “Hybrs” con cui, stringendo sullex latitanto Giovanni Vincenzo Nicchi, si era ricostruita la struttural’organigramma e le attivita’ criminali della gerarchia delle famiglie mafiose del mandamento di “pagliarelli”.
PIZZO CON LOTTERIA: IL NUOVO RACKET A PALERMO
