BUENOS AIRES – È nata oggi a Buenos Aires la prima Accademia di Medicina del Lavoro, Medicina Legale e Sanità Pubblica fra Italia e America Latina, con l’obiettivo di promuovere l’applicazione dell’intelligenza artificiale nei tre ambiti disciplinari, ponendo al centro la tutela dei lavoratori nell’ambiente professionale.
La nuova istituzione accademica è frutto dell’intensa collaborazione scientifica tra i professori universitari Simone De Sio (Sapienza Università di Roma) ed Hector Nieto (Universidad de Ciencias Empresariales y Sociales – UCES, Argentina), ed è il risultato concreto di un percorso durato tredici anni. La presentazione ufficiale si è tenuta oggi nella capitale argentina, alla presenza dei rappresentanti di società scientifiche provenienti da otto Paesi dell’America Latina.
Al vertice dell’Accademia, in qualità di Presidente, Simone De Sio; Direttore Generale, Hector Nieto. “Oggi tagliamo il traguardo più importante dopo anni di attività congiunta – hanno dichiarato – e consideriamo questo come il primo passo di un lungo percorso. Guardiamo al futuro attraverso l’evoluzione della scienza e della conoscenza. Da qui nasce la necessità di approfondire l’utilizzo dell’intelligenza artificiale con l’obiettivo di fornire strumenti utili alla prevenzione della salute dei lavoratori”.
Tema centrale dell’evento inaugurale è stato proprio l’uso della tecnologia AI nei settori della medicina del lavoro, medicina legale e sanità pubblica. A rappresentare l’Italia, due relatori della Sapienza: il Prof. Giuseppe La Torre (medicina del lavoro) e la Prof.ssa Raffaella Rinaldi (medicina legale).
La nascita dell’ente è stata formalizzata lo scorso giugno a Roma, in occasione del IV Congresso di Medicina del Lavoro Italia–Argentina, con la firma della lettera di intenti sottoscritta da 28 tra professori universitari e presidenti di società scientifiche.
Le finalità dell’Accademia sono molteplici: rafforzare le specialità di competenza, incentivare la ricerca e la produzione scientifica congiunta, favorire lo scambio di esperienze e la cooperazione internazionale. Inoltre, l’ente mira a stabilire criteri e linee guida condivise per le attività accademiche e professionali, fondati sulla conoscenza collaborativa.
Particolare attenzione sarà rivolta anche al miglioramento dell’insegnamento delle discipline nei paesi membri, alla costruzione di collegamenti accademici come base per promuovere equità, qualità e accessibilità, alla diffusione delle conoscenze, delle buone pratiche e alla condivisione dei principi deontologici comuni.