ROMA – Che cosa hanno in comune l’età della pietra e i nostri tempi? La pelliccia. Per coprirsi, ripararsi, abbigliarsi e fare sfoggio sulle passerelle di oggi, in tutto il mondo. “From caveman to Cavalli, our long-standing love affair with fur†(Dall’uomo delle caverne a Cavalli. La nostra lunga storia d’amore con la pelliccia) è il tema di cui Mark Oaten, Segretario generale dell’International Fur Trade Federation (Federazione internazionale del commercio delle pellicce) giovedì 22 marzo, presso l’Aula Magna delle ex-Vetrerie Sciarra in via dei Volsci, parlerà agli studenti del corso di Scienze della Moda e del Costume nell’ambito del ciclo di Seminari “I professionisti della moda†organizzato dall’Università La Sapienza. Quello di Oaten sarà un excursus sul rapporto tra pelliccia e moda, dall’età della pietra ai nostri giorni, spaziando dalle diverse qualità e tecniche di lavorazione, alle interpretazioni degli stilisti e alle tendenze più recenti, con uno sguardo all’etica, al benessere animale, alle tematiche della conservazione ambientale senza dimenticare le ricadute economiche del comparto. L’International Fur Trade Federation è nata a Londra nel 1949. Riunisce 42 associazioni di rappresentanza del settore pellicceria di 35 diversi paesi del mondo. La Federazione promuove e tutela gli interessi di tutte le categorie interessate: allevatori, cacciatori, conciatori, case d’asta, grossisti, commissionari, confezionisti e dettaglianti.