ROMA – Un nuovo BTP a 5 anni, con scadenza 1° ottobre 2030 e cedola annua del 2,7%, e la riapertura del BTP Green con scadenza 30 ottobre 2037 e cedola annua del 4,05% sono stati presentati dal Ministero per l’Economia e le finanze (MEF). L’importo complessivo emesso per i due titoli è stato pari a 17 miliardi di euro per una domanda totale che ha superato i 210 miliardi di euro, di cui circa 120 miliardi per il titolo a 5 anni e oltre 90 miliardi per il BTP Green. Hanno partecipato all’operazione oltre 340 investitori sia per il BTP a 5 anni che per il BTP Green. Particolarmente rilevante è stata la partecipazione di investitori ESG (Environmental, Social and Governance) che hanno sottoscritto poco meno dell’80% del collocamento del titolo Green.
I fund manager hanno sottoscritto il 44% dell’emissione del BTP a 5 anni mentre per il BTP Green la loro partecipazione è stata del 39,4%. Le banche hanno sottoscritto il 39,4% del titolo quinquennale ed il 27,1% del titolo Green. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno sottoscritto il 12,2% per il BTP a 5 anni (di cui il 6,7% è stato assegnato a fondi pensione e assicurazioni e il 5,5% a banche centrali e istituzioni governative) e una quota ben più rilevante pari al 31% per il titolo Green (di cui il 18,9% a fondi pensione e assicurazioni e il 12,1% a banche centrali e istituzioni governative). Agli hedge fund è stato allocato il 3,7% del titolo a 5 anni e il 2,3% del BTP Green mentre una quota residuale è stata sottoscritta da altre tipologie di investitori.